CarniaFVGTerritorio

Salute, Mentil (Pd): “Tolmezzo in crisi, serve programmazione”

“Mentre Fedriga e il centrodestra giocano in modo ossessivo la partita del terzo mandato, la sanità locale langue. La situazione dell’ospedale di Tolmezzo, che più volte abbiamo denunciato e per la quale abbiamo chiesto un cambio di direzione, è critica e l’appello del direttore di Medicina interna, Agostinis, non può essere ignorato: è ora di dare una risposta in termini di programmazione, non si può costringere tutti a vivere alla giornata». Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) commentando l’appello che il direttore della Soc Medicina interna dell’ospedale di Tolmezzo, Paolo Agostinis ha diffuso in questi giorni attraverso una lettera aperta di denuncia delle condizioni del presidio ospedaliero dell’Alto Friuli.

«Lo diciamo da tempo: l’ospedale al centro di un sistema, attorno al quale ruotano i servizi di prossimità, sta vacillando in maniera preoccupante nei territori montani. E proprio per questo è necessario ancor più garantire che il sistema salute e sociale sia garantito appieno. L’appello di Agostinis è come un pugno allo stomaco difronte al quale speriamo che chi governa il sistema salute abbia una reazione in tempi rapidi: la montagna ha più volte gridato aiuto, è ora di ascoltarla».

Furio Honsell (Open)

Sul tema è intervenuto con un comunicato anche il collega Furio Honsell:  “In questi giorni è circolato sui media un accorato appello del dottor Paolo Agostinis, direttore della Soc di Medicina interna di Tolmezzo, rivolto agli infermieri e alle infermiere di ogni tipologia, con l’invito a considerare la possibilità di andare a compensare la tremenda carenza che ci sarà a breve a Tolmezzo e che obbligherà a ridurre ulteriormente i posti letto, compromettendo gravemente la sanità e la funzione stessa dell’ospedale di riferimento della Carnia” scrive il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg.

“È un messaggio accorato, ma devastante. Non penso che chi ha la responsabilità della pianificazione e programmazione sanitaria in questa regione possa rimanere indifferente. Né penso possa trincerarsi dietro all’impossibilità di aiutarlo, se non dimettendosi. Trovo che se un professionista stimato e serio è costretto a rivolgersi urbi et orbi a internet per chiedere aiuto, significa che chi dovrebbe affrontare questi problemi o non c’è, oppure è come se non ci fosse. Invece di pensare al terzo mandato, Fedriga dovrebbe pensare di più a chi guida la sanità della Regione di cui gli piace essere chiamato il governatore”, conclude Honsell.