Saldi estate 2025, Consumatori Attivi invita a scelte responsabili
Dal 5 luglio al 30 settembre scattano i saldi estivi in Friuli Venezia Giulia e “l’attesa da parte dei consumatori è sempre più timida anche a causa delle varie offerte che si susseguono nel corso dell’anno sia nei negozi fisici che in quelli on line che creano comunque ghiotte occasioni utili a mantenere dinamico il mercato”, afferma in una nota Consumatori Attivi. La spesa prevista a famiglia è di circa 200 euro, mentre quella pro capite si aggira in media attorno agli 80/90 euro.
Consumatori Attivi, nella persona della presidente Barbara Puschiasis, ricorda come i prodotti in svendita debbano essere esposti separatamente dagli altri e debbano essere ben distinti. Ogni cartellino deve riportare prezzo originario, il prezzo finale e la percentuale di ribasso, calcolata sul prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti. Devono essere accettati i pagamenti con carta pena un’ammenda di 30 € più il 4 % dell’importo rifiutato.
La prova in cabina non è un diritto del consumatore ma una consuetudine: il negoziante può limitarla ad esempio per motivi igienici o altre situazioni.
Anche per i prodotti in saldo è prevista la garanzia di conformità. Questa infatti prevede che per 24 mesi il venditore è responsabile dei difetti del prodotto che non siano causati da un utilizzo improprio. Il codice del consumo prevede che in tali casi il consumatore ha diritto in primis alla riparazione o alla sostituzione; se tali rimedi risultano impossibili, può chiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto con conseguente restituzione delle somme pagate.
Per quanto riguarda il diritto di ripensamento, esso vale esclusivamente nelle vendite a distanza o fuori dai locali commerciali e deve essere esercitato entro 14 giorni dall’acquisto o entro il termine più ampio concesso dal venditore. Nel negozio fisico il diritto di ripensamento vale solo se il commerciante lo concede e dunque è bene informarsi in tal senso sempre prima di comprare il prodotto.
Nelle vendite on line devono essere sempre indicati anticipatamente i costi di spedizione e sistemi di pagamento.
Dai dati ad oggi disponibili risulta che le promozioni web prima del via ufficiale hanno già mosso 700 milioni di euro e coinvolto 6,5 milioni di consumatori. L’intero periodo dei saldi dovrebbe generare 3-3,2 miliardi di euro di spesa in Italia. Inoltre in base ad una ricerca di NetRetail 2025 in Italia nel 2025 sono stati registrati circa 35,2 milioni di acquirenti digitali segnando un +200.000 rispetto al 2024 ad indicare che sta divenendo sempre più comunque l’acquisto on line anche se il consumatore continua a prediligere il negozio fisico per acquisti più ragionati. Tale tendenza si spera possa arginare il fenomeno del fast fashion che in Italia rappresenta oltre il 50% del volume delle vendite nel settore abbigliamento e che è la principale causa di acquisti irrazionali, dati dalla foga del momento e che spesso porta a riempire gli armadi di capi che forse non verranno mai indossati.
Inoltre si registrano soprattutto negli under 35 due “usi” alquanto dannosi per il mercato nel suo complesso, e ciò quello di approfittare del negozio fisico per provare e scegliere un prodotto che poi verrà invece acquistato sul web all’offerta più bassa senza comprendere che anche lo spazio espositivo e la prova sono un costo per il negoziante fisico e quello di acquistare on line prodotti per poi indossarli ad esempio per un selfie o una singola occasione esercitando poi il diritto di recesso. Anche in quest’ultimo caso quella merce il più delle volte o non può essere più commercializzata o finisce in outlet ed i relativi costi si riversano su tutta la collettività.
Consumatori Attivi invita i cittadini ad acquisti consapevoli e i negozianti a praticare quella trasparenza che è la base per alimentare la fiducia nel comparto.