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Riprese le trattative per il contratto nazionale dei metalmeccanici

“Dopo mesi di stallo e totale assenza di trattative, ci son volute 40 ore di sciopero per far riprendere il tavolo di trattativa per i rinnovi dei contratti nazionali dei metalmeccanici”. Parole di Giorgio Spelat, segretario generale UILM Udine, che aggiunge: “Il contratto nazionale grande industria Federmeccanica-Assistal, scaduto a giugno 2024, e il contratto della piccola e media industria Unionmeccanica, scaduto a dicembre 2024, stavano portando ad una situazione insostenibile per i lavoratori, con conseguenti scioperi articolati a livello nazionale, territoriale e aziendale FIM-FIOM-UILM, al fine di poter dare un segnale forte di disagio e difendere la piattaforma unitaria votata dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici di tutta Italia”. 

“Come UILM nelle assemblee sindacali in azienda abbiamo sentito tutta la difficoltà delle maestranze a proseguire senza un rinnovo contrattuale sia per la parte economica che per la parte normativa – prosegue Spelat -. Punti che non solo difendono il salario (richiesta economica € 280 in un triennio), ma anche la parte che riguarda la riduzione dell’orario di lavoro (35 ore settimanali), la gestione degli appalti e subappalti a cascata, che oggi determinano in maniera importante gli infortuni nei luoghi di lavoro, nonché il dumping contrattuale. Salario, orario e sicurezza rimangono le priorità sindacali per i lavoratori  metalmeccanici”. 

“Si parte con la trattativa Unionmeccanica, con tre date già fissate, ovvero 15, 21 e 28 luglio – aggiunge il sindacalista -. Federmeccanica si siederà al tavolo il 15 luglio per iniziare la discussione, nel merito e senza pregiudiziali, che parta dalla piattaforma sindacale con la volontà di concludere nel più breve tempo possibile. Perchè i lavoratori vogliono il contratto”.