Resia, a settembre ripartirà la “Scuola della Biosfera”
Dopo il primo anno di sperimentazione, a settembre a Resia ripartirà la “Scuola della Biosfera”, dando la possibilità ai bambini che frequentano la scuola primaria di apprendere e vivere la dimensione scolastica secondo le più moderne metodologie educative, quelle che concretizzano l’idea dell'”Outdoor education”, ovvero creare nuovi spazi di apprendimento, trasformare il modello trasmissivo della scuola e riconnettere i saperi della scuola ei saperi della società della conoscenza.
L’idea nasce e si concretizza grazie a un accordo tra il Comune di Resia, l’Istituto comprensivo di Trasaghise il Parco delle Prealpi Giulie, che ha ideato il progetto pilota “Scuola della biosfera Alpi Giulie”, con l’intento di valutare l’efficacia del percorso educativo delle giovani generazioni del territorio e verificarne la replicabilità in altri Comuni della Riserva.
«Con la “Scuola della Biosfera” intendiamo far conoscere agli alunni e alle alunne della scuola primaria di Resia l’importanza della ricchezza delle risorse naturali e paesaggistiche del proprio territorio e far comprendere loro il valore della biodiversità e dello sviluppo sostenibile per il futuro del pianeta e della loro comunità», spiega la sindaca Anna Micelli.
A settembre, dunque, la scuola aprirà con «un’offerta formativa innovativa, inclusiva e attrattiva per i residenti così come per tutte le famiglie che vogliono che bambine e bambini possano crescere ed imparare a stretto contatto con la natura, evidenziando al contempo l’importanza della scuola in montagna come motore di vita e di comunità», aggiunge Micelli.
Nel concreto, esperti del Parco delle Prealpi Giulie, con un percorso condiviso con gli insegnanti e gli obiettivi del Piano formativo dell’Istituto, interverranno per 40 ore di didattica outdoor per le classi I, II e III, da svolgersi nel bosco adiacente alla scuola e in contesti naturalistici diversi presenti in Val Resia. Altrettante ore saranno dedicate al gruppo delle classi IV e V, con una suddivisione di due ore alla settimana.
«Il progetto – sottolinea Micelli – punta a offrire agli alunni un rapporto con la natura e con il territorio ea dimostrare gli effetti positivi che questa modalità educativa produce sullo sviluppo psicofisico, emozionale e cognitivo di un bambino, nonché il potenziamento di capacità come quelle di risolvere i problemi e di attivare un comportamento pro-sociale in età precoce».