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Passo Monte Croce Carnico, Moretuzzo: «Basta distrazioni, si proceda con la variante di valico»

«Una soluzione definitiva per il collegamento transfrontaliero con l’Austria attraverso il Passo di Monte Croce Carnico non può più essere rimandata. Per questo motivo abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a sollecitare, in tutte le sedi opportune, un’accelerazione del processo decisionale. L’obiettivo è ripristinare in modo stabile la viabilità del Passo e, una volta chiarito il quadro progettuale, stanziare le risorse economiche necessarie» dichiara Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica FVG. «Ci auguriamo che la soluzione per la viabilità del Passo venga valutata con serietà, senza le distrazioni generate da qualche disinvolto consigliere di maggioranza e da qualche europarlamentare più interessato alla propaganda che al raggiungimento di obiettivi concreti, attesi da tempo dalle comunità della montagna».

Il Passo di Monte Croce Carnico, snodo cruciale per la viabilità regionale e internazionale, è stato colpito da una frana tra il 1° e il 2 dicembre 2023, che ha comportato la chiusura prolungata del valico, poi riaperto solo in forma provvisoria. Nelle ultime settimane è stato ufficializzato l’abbandono definitivo del progetto del tunnel di base sotto il Passo, a causa dei costi eccessivi e dell’impossibilità di accedere a fondi europei, poiché il valico non rientra nella rete transeuropea di trasporto. «Evidenti criticità presenta anche l’ipotesi di tunnel in quota, per cui l’unica soluzione praticabile resta la variante di valico, per la quale si devono pretendere le dovute risorse statali e, se necessario, integrare con fondi regionali», concludono Denis Baron e Mirco Dorigo, referenti del Patto per l’Autonomia dell’Alto Friuli.