Ovaro, restaurata la scultura di San Sebastiano conservata nella chiesa di Cella
Nella chiesa di San Rocco di Cella di Ovaro, dopo alcuni mesi di lavoro, ha ripreso il suo posto l’elegante scultura, policroma e dorata, che raffigura San Sebastiano. Il manufatto, in legno di tiglio elegantemente scolpito a tutto tondo, è un’interessante opera di ambito locale con ogni probabilità risalente al XVI secolo e, sebbene realizzato in un periodo leggermente successivo, è molto simile per dimensioni alla scultura raffigurante San Rocco, con la quale ha condiviso gli spazi all’interno della chiesa di Cella prima che quest’ultimo venisse trasferito nelle vicine sale del Museo della Pieve. Anche il San Sebastiano di Cella, secondo la più consueta iconografia, è rappresentato da un giovane nudo, legato ad un tronco di albero e trafitto da alcune frecce.
Prima degli interventi che lo hanno interessato, il San Sebastiano versava in un cattivo stato di conservazione: tutte le superfici policrome e dorate erano state pesantemente ridipinte, erano presenti numerosi sollevamenti di pellicola pittorica e molte porzioni di colore si erano staccate andando irrimediabilmente perdute. Solo l’aureola, nonostante anch’essa si trovasse in una condizione fortemente degradata, aveva mantenuto la sua originalità, scampando alle manomissioni successive che hanno caratterizzato l’opera nel corso del tempo. Un attivo ed esteso attacco xilofago presente sull’opera concludeva il desolante quadro conservativo.
Il recupero, fortemente voluto dalla parrocchia e dalla comunità locale e realizzato grazie al contributo di alcuni Cnti del territorio, ha avuto inizio nella primavera del 2024 e si è concluso nel febbraio scorso. Con la Direzione Lavori curata dalla Soprintendenza per i Beni Culturali di Udine, i restauri sono stati realizzati dalla ditta Francesco Candoni – Restauro Opere d’Arte di Cedarchis. Nella prima parte delle lavorazioni, che hanno richiesto un lungo lasso di tempo, sono state rimosse le pesanti ridipinture e contestualmente sono state eseguite le fissature delle porzioni pittoriche sollevate. Successivamente, dopo il trattamento antitarlo e il consolidamento delle fibre lignee, si è passati alla fase estetica: le vaste lacune presenti sono state stuccate e successivamente integrate pittoricamente, restituendo al San Sebastiano l’importanza e l’eleganza che aveva originariamente. Una verniciatura protettiva finale ha concluso i restauri.
E del restauro di questa scultura se ne parlerà sabato 3 maggio proprio a Cella, nella chiesa di San Rocco. Dopo la Santa Messa delle ore 18, che verrà celebrata da monsignor Gianni Pellarini parrocco di Santa Maria di Gorto, dapprima interverranno i rappresentanti degli Enti finanziatori e successivamente il restauratore Francesco Candoni illustrerà ai presenti le varie fasi del recupero del San Sebastiano che hanno così permesso la restituzione alla committenza dell’importante opera. Un brindisi conviviale sul sagrato della chiesa concluderà la serata.