Nuovi appuntamenti a Gemona con la rassegna dedicata a Gianni De Campo
La rassegna della Cineteca del Friuli dedicata a Gianni Da Campo parallela alla mostra “L’età dell’amore” entra nel vivo proponendo venerdì 7 novembre al Cinema Sociale di Gemona (ore 20.30) il primo lungometraggio di Da Campo, Pagine chiuse (1966-1969), insieme al suo unico cortometraggio, I parenti (1969), per proseguire giovedì 13 novembre con la versione italiana di un film noir francese, Nel regno dei cieli (Au royaume des cieux, 1949) di Julien Duvivier, preceduto dal trailer italiano.
Invisibile da decenni, Nel regno dei cieli, che riunisce un gruppo di giovanissime attrici (tra cui l’ancora poco nota Juliette Gréco), è stato ritrovato nel Fondo Cappai della Cineteca e digitalizzato nel laboratorio dell’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia insieme al trailer d’epoca.
Al centro di entrambi i lungometraggi sono le regole, rigidissime, di un luogo d’istruzione o di correzione in cui ragazzi e ragazze sono costretti a stare, poco importa che si tratti di un collegio o di un riformatorio. Da Campo è colpito dal film di Duvivier in cui riconosce il trauma della “detenzione” com’egli l’ha vissuta in collegio, esperienza che egli stesso racconta ed elabora nel suo primo lavoro cinematografico.
Si tratta, nel programma della rassegna, curata come la mostra da Sergio M. Grmek Germani, di una tappa rilevante, oltre che per la bellezza dei due film, perché evidenzia che la Cineteca ha voluto prendere la staffetta delle ricerche appassionate del collezionista Gianni Da Campo sui film rari del cinema italiano e sulle versioni italiane di film francesi e americani, che con l’impegno degli archivi possono non restare “introvabili” ed essere offerti a un nuovo pubblico.
Si potrà così vedere per la prima volta in questa rassegna, insieme ai più importanti film che lo ispirarono, l’intera opera di Da Campo regista, anche con la collaborazione di Ripley’s e Viggo che ne avevano programmato con lui stesso l’edizione, e tramite lui avevano recuperato il film che dà il titolo alla mostra, L’età dell’amore di Lionello De Felice.
Per il prossimo futuro, la Cineteca del Friuli intende proporre a tutti gli archivi italiani alcune prime tappe su cui procedere in sinergia: il ritrovamento della versione integrale del corto I parenti, che al momento è disponibile solo nella versione di 4 minuti sui 10 originali; il restauro a colori di due film amati da Da Campo visibili da tempo solo in bianco e nero, Maddalena di Augusto Genina e Musoduro di Giuseppe Bennati; il recupero di due altri capolavori da lui segnalati, Un uomo a metà di Vittorio De Seta e Seduto alla sua destra di Valerio Zurlini.
(in copertina un frame di “Pagine chiuse”)
