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Metalmeccanici, riunito il Consiglio generale della Uilm provinciale

Oggi, venerdì 10, presso la sede UIL di Udine si è riunito il Consiglio generale della categoria dei metalmeccanici della UIL (UILM) alla presenza dei componenti delle RSU ed RLS UILM delle  aziende metalmeccaniche della provincia di Udine, compresi i delegati della Marelli di Tolmezzo. 

Nella mattinata si è fatto il punto sulle trattative per il rinnovo del contratto nazionale, oltre a un approfondimento su “salute e sicurezza” nei luoghi di lavoro. 

Approvata l’ipotesi di accordo per la parte economica per il contratto della piccola e media industria Confapi, che con il mese di settembre scorso ha visto un incremento salariale di € 50 al quinto livello per le lavorarici ed i lavoratori e che a giugno 2026 aumenterà la retribuzione base di ulteriori € 50, consolidando un aumento di € 100 per i primi diciotto mesi di rinnovo contrattuale, rimanendo ancora  in piedi tutte le richieste normative ad oggi oggetto di confronto sindacale. 

Per il contratto della grande industria Federmeccanica-Assistal, le 40 ore di sciopero fra novembre 2024 e giugno 2025 hanno di fatto riaperto la trattativa su salario e parte normativa. “Ci troviamo davanti ad un contratto nazionale scaduto ormai da quattordici mesi ed ora bisogna accelerare entrando nel merito partendo dalla piattaforma sindacale votata dai lavoratori – è stato detto -. Il salario rimane un elemento centrale della piattaforma e bisogna trovare l’accordo su un aumento che vada oltre l’IPCA per ridare il giusto potere di acquisto ai lavoratori ed alle lavoratrici. La trattativa riprenderà il 15 e 17 ottobre ed in quell’occasione si capirà se le controparti realmente vorranno rinnovare il contratto nazionale”. 

SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 

Una mattinata di confronto importante con i delegati sindacali, gli RLS (rappresentante dei lavoratori  per la sicurezza) anche sotto l’aspetto della “salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, dove i dati INAIL  anche per la provincia di Udine nei primi sette mesi di quest’anno non sono stati incoraggianti rispetto all’anno precedente: calano gli infortuni in occasione di lavoro (-1.2%), calano del 2% gli infortuni maschili, aumentano dello 0.9% quelli femminili, aumentano gli infortuni a lavoratori stranieri del 2.2%, aumentano gli infortuni in itinere del 1.5% e quelli mortali. 

Preoccupa il dato sulle malattie professionali con un aumento del 10% rispetto al 2024 e oltre il 30%  rispetto al 2023. Le patologie più diffuse restano quelle del sistema osteo-muscolare, nervoso e  dell’orecchio, seguite da tumori e malattie respiratorie. 

“Come UILM abbiamo condiviso e ribadito nella campagna ‘zero morti sul lavoro’ – ha concluso il segretario generale della UILM di Udine Giorgio Spelat -. L’impegno, tramite i nostri delegati,  è coinvolgere le aziende e gli enti a proseguire nell’attività di prevenzione, della sanità e della ricerca collegata agli investimenti, sfide che son strategiche per il futuro e sempre più incentrate sulla  promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.