Martedì 13 a Sutrio l’ultimo saluto a Paolo Straulino
La Procura di Udine intende fare piena luce sul tragico infortunio sul lavoro costato la vita sabato 3 maggio a soli cinquant’anni a Paolo Straulino nello stabilimento di Ovaro della cartiera Reno De Medici. Il funerale, peraltro, sarà celebrato martedì 13 maggio alle 14.30 nella chiesa di San Ulderico di Sutrio, il paese dove risiedeva con il fratello gemello e dove il sindaco Manlio Mattia ha proclamato il lutto cittadino, così come si fermerà la produzione della fabbrica per dare modo a tutti i suoi dipendenti di partecipare alle esequie.
Il Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale Claudia Danelon, dopo l’esame autoptico sulla salma effettuato venerdì 9 maggio per stabilire le cause del decesso e che ha confermato come la vittima sia deceduta in seguito a un terribile trauma cranico da schiacciamento prodotto dalla balla di carta da macero del peso di 12 quintali che stava movimentando un collega con una benna e che gli è piombata addosso, ha disposto un ulteriore accertamento tecnico non ripetibile finalizzato all’esatta ricostruzione della dinamica e delle cause dell’incidente. Dopo l’autopsia si è inoltre proceduto anche al sequestro dei mezzi, sia la benna sia il muletto con cui anche Straulino stava spostando alcuni rotoli di carta di piccole dimensioni (ma al momento dell’incidente sarebbe sceso a terra per recuperarne uno che era caduto), nella speranza che eventuali tracce ematiche (sulla benna) si siano conservate, dato che l’azienda ha continuato a utilizzare i macchinari anche nei giorni successivi.
L’incarico sarà conferito mercoledì 14 maggio negli uffici della Procura di Udine all’ingegner Franco Curtarello, che avrà 45 giorni di tempo per depositare le sue conclusioni. Il consulente tecnico della Procura, esaminati gli atti, tutta la documentazione, i macchinari e il luogo, dovrà ricostruire la dinamica del sinistro specificando se sia riconducibile a violazioni della normativa antinfortunistica e, se sì, individuando i soggetti a cui esse siano imputabili. Più in particolare, il Ct dovrà descrivere le attività svolte da Straulino e dal collega che stava operando con lui, precisando se siano state eseguite secondo le modalità operative e le procedure da adottare in relazione alle specifiche lavorazioni svolte, se il modello organizzativo della società contemplasse tali attività e con quali modalità, se vi sia stata un’idonea valutazione di tutti i rischi in materia antinfortunistica e di formazione professionale, e ancora dovrà accertare le misure di prevenzione e protezione, anche di tipo organizzativo e formativo, adottate dall’azienda con riferimento alle mansioni lavorative degli operai coinvolti e come siano state attuate in concreto.
Alle operazioni peritali parteciperà, quale consulente per la parte offesa, anche l’ingegner Mario Piacenti messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., a cui si sono affidati i familiari di Straulino, i quali hanno accolto con estremo favore l’attenzione dell’autorità giudiziaria per il loro caso e la volontà di andare fino in fondo per chiarire bene cosa sia successo quella sera nello stabilimento e di chi siano le colpe.