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La rigenerazione della montagna parte da Ovaro

Una nuova “porta” di ingresso a Ovaro, infrastrutture per valorizzare la storia mineraria di Cludinico con finalità turistiche, un ostello per escursionisti e ciclisti a Mione e un Museo dedicato alla sapienza ceramica di Cella, l’area del museo del legno e resort di Aplis ancora più bella e una serie di eventi disseminati nel territorio, tutti pensati e realizzati assieme agli abitanti e alle associazioni locali. Questi i principali interventi del progetto Davâr Storie Tracce Materia finanziato dal PNRR che sono stati presentati dal sindaco Lino Not, dall’assessora alla Cultura Agata Gridel e dalla curatrice Marta Tasso in una conferenza stampa aperta al pubblico che ha avuto luogo nel Centro socio culturale del capoluogo della Val Degano. Oltre a presentare la stagione estiva 2025 degli eventi e gli investimenti finanziati nell’ambito del Bando Borghi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stato anche fatto il punto degli interventi di riqualificazione del territorio. 

Un impegno di spesa complessivo pari a un milione 600 mila euro, relativo solo al contributo del PNRR, a cui si aggiunge un altro milione di euro circa di contribuiti aggiuntivi, che l’amministrazione civica è riuscita a ottenere grazie alla sua ottima progettualità e alla visione che ha saputo proporre con il progetto Davâr Storie Tracce Materia.

“Crediamo profondamente in questo progetto perché sta arricchendo la nostra comunità dando valore al un importante patrimonio storico e culturale” ha dichiarato il sindaco Lino Not, che ha elencato i principali interventi infrastrutturali. Agata Gridel, assessora alla Cultura, ha specificato che “il successo del progetto si deve a tre azioni intrecciate: una fisica sul patrimonio, relativa alle opere; una di ricerca scientifica e una mirata al coinvolgimento della comunità, per accrescere il senso di appartenenza e la consapevolezza di quanta ricchezza li contorna”.

Il progetto è partito due anni fa con la fase di ricerca e studio a cura di un gruppo di professioniste fra antropologhe,  designer, manager culturali. Un team tutto al femminile coordinato da Marta Tasso. che ha impostato, in base al finanziamento riservato dal PNRR a questa fase progettuale (226 mila euro) “la ricerca etnografica, la mappatura culturale con gli abitanti di Cella e Cludinico, le rassegne itineranti nei borghi e nelle frazioni, l’attività di educazione al patrimonio culturale con i tre ordini scolastici (infanzia, primaria e secondaria), gli interventi didattico-museali sul patrimonio culturale della Miniera di Cludinico, le azioni divulgative per far conoscere il patrimonio della ceramica di Cella con la realizzazione di “cartoline sonore”, il percorso di avvicinamento alla lettura ai più piccoli in biblioteca”. Queste attività, già in corso e in via di completamento, hanno arricchito di contenuti e di significato l’originale progetto culturale che è valso al Comune il finanziamento PNRR innescando un processo virtuoso che ha allargato il raggio di azione, come ha rimarcato Agata Gridel:  “Il progetto è nato sulla base di una riflessione e della volontà di dare valore al grande patrimonio culturale presente attraverso diverse tipologie di azione: quella materiale, finalizzata a migliorare lo stato dei nuclei museali rendendoli più accessibili sia in termini di fruibilità sia in termini di conoscenza e visibilità, e quella “immateriale”, ovvero di ricerca e studio a integrazione di quanto già era conosciuto e acquisito. Ma con una visione più ampia, perché questo aspetto si interseca e si potenzia nell’insieme di altri interventi finanziati con una dinamica virtuosa, che dovrebbe portarci a ulteriori traguardi nei prossimi anni”.

Venendo allo specifico degli interventi infrastrutturali, la riqualificazione dell’area Vareton come “porta” di ingresso a Ovaro comprenderà la sistemazione dell’area verde, un parcheggio che fungerà da snodo per la mobilità, un’area sosta con spazio verde e uno spazio di accoglienza turistica.“Qui, dove ci sono ancora i ruderi di uno degli ingressi alla miniera di Cludinico, l’obiettivo è anche riaprire una porzione di galleria come monumento alla memoria e attrazione per i visitatori, che potranno riscoprire una realtà che ha fatto la storia della valle con 1600 minatori e oltre 150 chilometri di gallerie” ha spiegato il sindaco. Nel complesso, le opere per l’area di Cludinico ammontano a 984 mila euro e includono la sistemazione e il rifacimento di itinerari storici, in via di completamento, come il sentiero dei minatori per Trava di Lauco e il collegamento con Malga Amboluzza. È prevista poi una strada di accesso al sito della Creta d’Oro, necessaria per motivi di sicurezza e per agevolare le visite guidate in miniera. A Cludinico sarà presto anche resa disponibile la canonica che diventerà una foresteria al piano superiore per alloggi turistici e residenze artistiche mentre il piano terra sarà a disposizione della comunità e diventerà spazio culturale-didattico allestito in collaborazione a Carnia Musei.

Il sindaco ha annunciato che sarà bandita la gara d’appalto per il nuovo Museo “Planelas e Scugjelas” per un investimento complessivo extra PNRR di 840 mila euro, che sorgerà a Cella in due edifici in un area frutto di una donazione privata. Qui sarà trasferita la preziosa collezione di oggetti e testimonianze raccolti nel corso degli anni dai volontari dell’associazione omonima, che custodisce la sapienza artigianale che un tempo vedeva in questo borgo quattro fornaci che producevano le “planelas” (tegole) e “scugjelas” (scodelle, vasellame) per l’intera Carnia. È appena giunto il parere positivo della Soprintendenza alle Belle Arti e dunque si potrà procedere con la gara. Intanto, con i fondi PNRR (132 mila euro), sarà realizzata l’area parcheggi, che riguarderà sia l’area del nascente museo, sia del Museo della Pieve di Gorto. Va aggiunto, riguardo alla tradizione tipica di Cella, che il progetto ha previsto anche la creazione di un laboratorio di ceramica : “Si tratta di una grande sala già completata con funzione di aula artistica nelle scuole medie di Ovaro, che sarà a disposizione dell’intero Istituto scolastico comprensivo di Comeglians ma non solo, perché è stato predisposto anche per l’attività didattica extra scolastica con un un ingresso separato in modo da poter essere utilizzato ampiamente anche dalle associazioni locali e da artisti e insegnanti in residenza”.

A Mione l’edificio un tempo adibito a canonica sarà riqualificato grazie a un finanziamento aggiuntivo di 325 mila euro (il cui iter è in corso di approvazione dalla Regione) che si aggiungerà ai fondi del PNRR. L’obiettivo del ripristino è la creazione di un ostello a servizio di escursionisti e ciclisti ma anche per ospitare artisti.  Fra gli interventi già realizzati, c’è la sistemazione del complesso e dell’area verde di Aplis, un’altra realtà di pregio del Comune, sede del Museo del legno e della Segheria Veneziana, di proprietà e a cura del Consorzio Boschi Carnici, partner del progetto (127 mila 889 euro).

Venendo alla programmazione estiva, la curatrice Marta Tasso ha sottolineato la formula originale delle proposte: non semplici incontri con gli autori o presentazioni di libri, ma eventi pensati con gli abitanti e in condivisione con le esperienze del territorio. Lo scrittore e viandante toscano Emiliano Cribari non solo presenterà il suo libro “Soltanto d’estate” ma il giorno dopo terrà un “laboratorio errante” di fotografia (22 e 23 luglio, Aplis), così per Maria Lucia Rametta, autrice di “Carnia”, che presenterà nel campeggio di Spin (26 luglio, “Carnia, un libro di comunità”) e poi condurrà una passeggiata a Clavais (9 agosto, “L’altrove è qui”). Così per Giovanna Nieddu, che proporrà il suggestivo ciclo di incontri “Ascoltando il silenzio” (17, 18, 21 e 24 luglio, complesso archeologico di San Martino, Pieve di Gorto, Museo del legno e della segheria veneziana di Aplis, Casa delle cento finestre di Mione). “Seguendo tracce” è un laboratorio per bambini (25 luglio), mentre le passeggiate di comunità Saluti da Cella!” (27 luglio) e Saluti da Cludinico!” (23 agosto) saranno accompagnate dagli abitanti. “Cumò pedale” (31 agosto) sarà invece una escursione in bicicletta lungo la ciclabile: “Anche questa sarà un’occasione per conoscere le tante storie di Ovaro e attraversare i borghi”. Fra gli altri ospiti, Raffaella Cargnelutti presenterà il suo ultimo libro “L’altra guerra” (25 luglio), la cantautrice Nicole Coceancig, accompagnerà la presentazione del libro di Giovanna Nieddu (20 luglio, Ovaro). Gran finale il 24 agosto con “Il campanile di San Bortul” per celebrare i 70 anni delle campane della chiesa di Cludinico con concerto e grandi festeggiamenti popolari.