Infortunio a Tarcento: operaio ferito durante la manutenzione di un macchinario
«Gli infortuni sul lavoro non possono essere considerati una fatalità e la sicurezza non è un costo, ma un diritto irrinunciabile che deve venire prima di tutto». È quanto dichiara Sandra Fabro, della segreteria Fiom Cgil di Udine, dopo l’incidente, fortunatamente con conseguenze non gravi, avvenuto ieri sera alla Julia utensili di Tarcento, dove un operaio di 43 anni ha riportato lo schiacciamento di un dito (prognosi di 15 giorni) mentre era impegnato in un’operazione di manutenzione e pulizia di una macchina.
«La drammatica frequenza degli infortuni, purtroppo anche mortali, e il costante aumento delle malattie professionali – dichiara ancora Fabro – impongono una discussione approfondita e trasversale che coinvolga aziende, istituzioni e parti sociali. Solo così sarà possibile costruire un sistema di lavoro realmente sicuro e rispettoso della salute di chi lavora». La Fiom, da parte sua, questa mattina ha incontrato l’addetto al servizio di prevenzione e la direzione della Julia utensili, chiedendo chiarimenti su quanto accaduto e sollecitando la definizione di un piano concreto di interventi correttivi e programmati in materia di salute e sicurezza, indispensabili per prevenire nuovi infortuni.
In base ai dati delle tabelle infortunistiche mensili Inail, tra gennaio e luglio in Friuli Venezia Giulia si sono verificati 9.160 incidenti sul lavoro, con un lieve calo (-2,2%) rispetto allo scorso anno. Quanto all’andamento nelle singole province, il numero dei casi denunciati aumenta a Trieste (+2%), mentre risulta in flessione a Pordenone (-1,4%), Udine (-1,7%) e Gorizia (-10,9%). In forte aumento, purtroppo, il numero di morti sul lavoro: tra gennaio e luglio le vittime sono state 14, contro le 10 dei primi sette mesi del 2024. Molto elevato l’impatto degli incidenti stradali (in itinere o in occasione di lavoro), che hanno provocato 9 dei 14 decessi.
