Firmato l’accordo sul premio di risultato ’25-’27 per 140 dipendenti di Modulblok
È stato firmato l’accordo per il premio di risultato triennale 2025–2027 alla Modulblok, azienda con sedi ad Amaro e Pagnacco, specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di stoccaggio industriale.
L’intesa, raggiunta al termine di un confronto positivo tra le RSU aziendali (Valentino Di Vora, Cristian Madotto e Antonio Pastucci) e i segretari territoriali della FIOM CGIL di Udine Sandra Fabro, e della FIM CISL Friuli Venezia Giulia Fabiano Venuti, interessa 140 lavoratrici e lavoratori.
L’accordo prevede al raggiungimento pieno degli obiettivi, un premio di risultato pari a 1.600 euro per il 2025 e 1.700 euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027. Il premio è espressamente costruito per soddisfare i criteri previsti dalla normativa fiscale vigente, al fine di consentire l’applicazione dell’aliquota agevolata del 5%. È inoltre prevista, su base volontaria, la possibilità per i lavoratori di convertire in tutto o in parte il premio in welfare aziendale, con un incremento del 15% dell’importo netto, rafforzando il valore complessivo percepito.
I parametri oggetto dell’accordo riguardano il valore della produzione, l’indice di redditività aziendale, l’indice di qualità e specifici obiettivi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a conferma della volontà comune di legare il riconoscimento economico anche a temi di prevenzione e tutela.
«Abbiamo costruito un’intesa seria e coerente – dichiarano congiuntamente Fabro e Venuti – che permette di redistribuire valore nel rispetto della normativa fiscale e valorizza il contributo quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori. Legare una parte del premio alla sicurezza è una scelta importante, che rafforza la qualità del lavoro e il senso di responsabilità condivisa.»
I due sindacalisti sottolineano anche l’importanza del contesto nazionale: «Mentre sui territori si rinnovano accordi aziendali positivi come questo, si è finalmente riaperta la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, dopo un anno di blocco e 40 ore di sciopero. Ora serve un confronto vero che porti risultati concreti per tutti i lavoratori del settore».
