Fedriga dopo l’incontro con Meloni: «La volontà comune è di ricomporre la frattura»
“La volontà è questa, sia mia che anche del presidente Giorgia Meloni”. Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, lasciando Palazzo Chigi dopo l’incontro con la premier, rispondendo a chi gli domandava se si può ricomporre la frattura all’interno della maggioranza di centrodestra in Regione nata dalla dichiarazioni del ministro Luca Ciriani con particolare riferimento alla situazione della sanità.
“Adesso la volontà è di rilanciare l’azione dell’amministrazione regionale, penso molto apprezzata dai cittadini in questi anni, in cui si è vista una crescita importante della regione – ha aggiunto Fedriga -. Probabilmente nelle prossime ore convocherò una riunione in maggioranza per addivenire a una soluzione che possa andare in questa direzione”.
PARTITO DEMOCRATICO “Dal teatrino delle deleghe rimesse nelle mani del presidente, alla richiesta di placet sul terzo mandato, la crisi nel Centrodestra si è rivelata per quel che è: tutta una grande farsa. Fedriga torna da Roma a mani vuote”. È il commento, in una nota, del capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Fvg, Diego Moretti. “È evidente – prosegue Moretti – che Meloni non ha dato le risposte che Fedriga si aspettava, quindi finirà tutto a tarallucci e vino. Le prime dichiarazioni del presidente non fanno che confermare che avevamo ragione a chiedere che venisse in Aula a chiarire la situazione ed è grave che non lo abbia fatto”. “Sul terzo mandato – continua l’esponente dem-, è palese che Meloni manterrà coerentemente la linea finora tenuta e culminata con l’impugnazione della legge della Provincia di Trento. È probabile che da domani, di terzo mandato non si parlerà chissà fino a quando”. “Il rammarico più forte in questa vicenda che dura da oltre un anno – conclude Moretti – è che al centro ci sono solo ambizioni personali, di partito e di una evidente lotta di potere, tutto questo messo davanti alle vere esigenze dei cittadini e di tutta la comunità regionale”.
MOVIMENTO 5 STELLE “Tanto tuonò che (non) piovve! Alla fine, dunque, neppure una goccia del tanto ventilato uragano in seno al Centrodestra. Accogliamo con favore la notizia della pace fatta tra Fedriga e Meloni e, come sempre pazienti, attendiamo con ansia di comprendere se ci saranno o meno degli spostamenti in Giunta, come paventato nelle ultime ore”. Questo il commento a caldo, in una nota, della consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) dopo aver appreso dalle agenzie di stampa nazionali della ricomposizione in seno al Centrodestra del Friuli Venezia Giulia in seguito all’esito positivo del summit di Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Giunta regionale, Massimiliano Fedriga. “Tuttavia, più di tutto ci rallegriamo – aggiunge l’esponente pentastellata – perché ora i sette assessori che avevano rimesso le rispettive deleghe al presidente Fedriga, per rafforzarlo, potranno ritornare nel pieno esercizio senza ambiguità, benché la cosa non fosse mai stata fatta nella sostanza”. “Archiviamo così – precisa Capozzi – una parentesi davvero infelice, caratterizzata da dinamiche estranee all’Assemblea legislativa regionale, ma capace di tenere negativamente banco sulla stampa locale e nazionale, che ha avuto come epilogo un ‘accorduccio’ di circostanza che avevamo ampiamente previsto”. “L’auspicio, a questo punto, è quello – conclude Capozzi – che si lavori per i cittadini e per il territorio, senza più ambiguità. Ma, soprattutto, che i veri problemi da affrontare (ovvero, un quadro sanitario preoccupante, crisi industriali dilaganti e troppe famiglie in difficoltà economiche) trovino concretamente una soluzione”.
PATTO PER L’AUTONOMIA «Come abbiamo denunciato fin dal momento in cui è arrivata la notizia della remissione delle deleghe da parte di 7 Assessori, il teatrino inscenato dal Presidente Fedriga si è dimostrato una farsa, peraltro di pessima qualità – commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia – Civica FVG Massimo Moretuzzo assieme ai Consiglieri Enrico Bullian, Simona Liguori, Giulia Massolino e Marco Putto dopo aver appreso dalla stampa gli esiti dell’incontro tra Fedriga e Meloni a Palazzo Chigi finalizzato a trovare un accordo in seguito alla crisi aperta nella maggioranza in Regione –. Dopo giornate passate a tentare di giustificare le dimissioni/non dimissioni degli Assessori e gli scambi di accuse pesanti fra le diverse anime del centrodestra, ora arriva la notizia di un accordo romano fra la Presidente del Consiglio Meloni e il Presidente Fedriga, che prelude al proseguimento del governo regionale. È evidente che, se di accordo si tratta, sarà necessario capire quali sono i termini di questo accordo e soprattutto quali saranno le conseguenze sull’Amministrazione regionale, in particolare sul tema della Sanità visto che il mirino di Fratelli d’Italia è stato puntato soprattutto sull’Assessore Riccardi». «Visto che il tema del terzo mandato è di fatto archiviato, quale sarà l’agibilità politica di Massimiliano Fedriga? È evidente che senza una risposta su questo tema, il Presidente è ostaggio delle pressioni di Fratelli d’Italia e che i Ciriani, indifferentemente ministro o europarlamentare, daranno del filo da torcere a un Presidente che viene salvato solo da accordi di potere siglati a Roma – concludono i Consiglieri di Patto per l’Autonomia-Civica FVG –. Alla faccia dell’Autonomia e del federalismo di bossiana memoria».
OPEN SINISTRA FVG “Dalle prime notizie pervenute dopo la conclusione dell’incontro fra Fedriga e Meloni veniamo a conoscenza della convergente volontà della ricomposizione della crisi che negli ultimi giorni ha interessato, e paralizzato, il Friuli Venezia Giulia. Dalle dichiarazioni del presidente Fedriga apprendiamo che hanno fatto ‘passi avanti importanti’ sul decreto liste d’attesa – ma perché hanno trascurato questo problema fino ad oggi? – e che non hanno parlato del terzo mandato. Dunque la crisi di governo che ha occupato tutti i mezzi e gli strumenti di comunicazione, anche nazionali, per una settimana si risolve nel nulla, dando ragione a quanti, all’opposizione e non solo, nei giorni scorsi avevano definito l’intera vicenda una commedia di una politica disinteressata ai veri problemi dei cittadini”. Lo scrive in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg. “Questi episodi allontaneranno i cittadini sempre più dalla politica, che si alimenta solo di questioni di potere fra le forze interne alla Maggioranza”, aggiunge il consigliere di Opposizione. “Di questa confusa e maldestra vicenda rimarrà però il giudizio negativo sulla gestione della Sanità in regione. Valutazione ormai trasversale agli schieramenti. Fedriga ne terrà conto, finalmente”, conclude Honsell.