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Domenica 26 ottobre torna l’ora solare

Si avvicina il momento del tradizionale passaggio dall’ora legale a quella solare, segnando ufficialmente l’ingresso nella stagione autunnale e invernale. L’appuntamento è fissato per l’ultima domenica di ottobre, e in Italia questo significa che nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, alle ore 3, le lancette degli orologi dovranno essere spostate indietro di un’ora, tornando così alle 2.
Il lato positivo immediato per molti sarà la possibilità di dormire un’ora in più, un piccolo “regalo” che accompagna il cambio orario. Tuttavia, questo cambiamento implica anche che il sole sorgerà prima ma, di contro, tramonterà con maggiore anticipo, riducendo le ore di luce disponibili nel tardo pomeriggio.

Risparmio energetico e il dibattito europeo

Storicamente, l’adozione dell’ora legale è stata concepita per sfruttare al meglio la luce naturale, con l’obiettivo di conseguire un risparmio energetico. Anche quest’anno, i dati di Terna (la società che gestisce la rete elettrica nazionale) indicano che i sette mesi di ora legale hanno permesso un significativo risparmio in termini di consumi elettrici e, di conseguenza, di costi per i cittadini.
Nonostante ciò, il dibattito sulla sua abolizione rimane vivo. Dal 2018, la Commissione Europea ha discusso l’eliminazione del cambio orario semestrale, ma l’iter decisionale si è arenato, lasciando ai singoli Stati membri la libertà di scegliere se mantenere l’alternanza o adottare un fuso orario fisso. L’Italia, come molti altri Paesi del Sud Europa, ha finora optato per non modificare il sistema attuale, in attesa di una decisione definitiva a livello comunitario.

Gli effetti sul nostro orologio biologico

Ogni cambio di orario, seppur di una sola ora, può avere delle ripercussioni sul nostro organismo. Lo spostamento delle lancette influenza il nostro ritmo circadiano, il cosiddetto “orologio biologico” che regola il ciclo sonno-veglia. Per quanto riguarda i vantaggi, il ritorno all’ora solare è generalmente percepito come meno “traumatico” rispetto al passaggio all’ora legale (che fa perdere un’ora di sonno). L’ora in più di riposo facilita l’adattamento. Gli svantaggi (transitori): alcune persone possono comunque lamentare nei giorni immediatamente successivi disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione o un senso di stanchezza, anche se questi effetti tendono a risolversi spontaneamente in breve tempo. Gli esperti consigliano di regolare gradualmente i ritmi nei giorni precedenti al cambio per facilitare la transizione.

Ricordare di regolare gli orologi

Per quanto riguarda la regolazione, la maggior parte dei dispositivi elettronici moderni come smartphone, tablet e computer eseguirà l’aggiornamento automaticamente. Sarà necessario l’intervento manuale solo per gli orologi analogici e i dispositivi digitali non connessi alla rete, spostando le lancette indietro di un’ora.
L’ora solare rimarrà in vigore fino al 29 marzo 2026, quando si tornerà all’ora legale.