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Confidimprese Fvg, presieduto da Roberto Vicentini, celebra i 45 anni di attività

Confidimprese FVG ha celebrato il suo 45° anno di attività, confermandosi come il Confidi di riferimento per le imprese del Friuli Venezia Giulia. L’Assemblea 2025, tenutasi oggi presso il Generali Convention Center di Trieste, è stata l’occasione per presentare i risultati raggiunti e delineare le strategie future.

«Nonostante un contesto macroeconomico complesso, caratterizzato da incertezze e contrazione del credito in particolare per le aziende con meno di 20 addetti – ha dichiarato in apertura dei lavori il presidente Roberto Vicentini (sindaco di Tolmezzo) -. Confidimprese FVG ha dimostrato solidità e crescita, con risultati positivi sul fronte della redditività, della patrimonializzazione, della crescita dell’operatività, confermando il fondamentale supporto all’economia della nostra regione».

A portare i loro saluti i Presidenti delle Associazioni di Categoria e i vertici delle Banche e degli Enti finanziari operanti sul territorio regionale, nonché del comune di Trieste.

«Confidimprese FVG rappresenta un esempio virtuoso di crescita e solidità – ha messo in luce attraverso un videomessaggio l’assessore regionale alle attività produttive e al turismo, Sergio Emidio Bini – complimenti per i risultati di bilancio e per il patrimonio costruito in questi 45 anni. Il vostro ruolo è centrale per la tenuta economica del territorio, dove il 96% delle imprese sono piccole e medie. Il sistema del credito regionale è tra i più avanzati in Italia, con strumenti come Frie, Fvg Plus e un miliardo di euro di credito agevolato. Positiva poi la decisione di destinare l’utile al sostegno ulteriore del comparto, puntando alla riduzione delle commissioni e offrendo condizioni tra le più vantaggiose sul mercato. C’è fiducia per il futuro, basata su numeri concreti e politiche condivise».

“Gli scenari per le imprese in questo contesto incerto – ha spiegato nella sua relazione Marco Martella, economista e già direttore della sede di Trieste della Banca d’Italia – vedono più esposte quelle che operano all’estero, le quali rischiano rallentamenti su investimenti e consumi. Per reagire, devono rafforzare la propria resilienza, diversificare i mercati di sbocco, migliorare la produttività e inserirsi in filiere ad alto valore. Non sono sole: possono contare sul sostegno del sistema pubblico, bancario e dei Confidi. Qui troveranno risorse, strumenti e orientamento per affrontare le sfide future».

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(nella foto Roberto Vicentini)