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Carenza medici di famiglia, Mentil: «L’Alto Friuli è in continua emergenza»

«L’area dell’Alto Friuli, più di altri territori, è in continua emergenza e nonostante la consapevolezza di una situazione generalizzata di difficoltà e carenza di medici di famiglia che porterà ad agosto ad avere 6mila persone prive di medico, si continua a non avere una risposta in termini di programmazione, costringendo tutti a vivere alla giornata». Lo afferma il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) raccogliendo le preoccupazioni per la carenza di medici di medicina generale in Carnia, in particolare, da qualche giorno anche a Enemonzo.
«La situazione di mancanza di medici è una cosa risaputa da tempo, non certo un fulmine a ciel sereno. Solo qualche mese fa i due medici in pensione che ricoprivano il ruolo di medico di vallata erano stati temporaneamente sospesi. Da anni Arta Terme non ha un medico, ora è toccato a Enemonzo, poi a Forni di Sopra e di Sotto dopo e infine a Paularo andranno in pensione i rispettivi medici entro agosto. Sappiamo quindi da tempo che nei prossimi mesi ci saranno seimila pazienti senza medico di medicina generale» afferma Mentil.
«Pur avendo consapevolezza – continua – non si riesce a dare stabilità nella risposta anche con scelte urgenti. Tra carenza di medici e problemi di tipo contrattuale, la Regione non riesce ad avere nemmeno una visione di medio periodo, continuando ad andare avanti giorno per giorno».
Insomma, conclude Mentil, «non si può semplicemente alzare le mani dicendo che non ci sono medici: ci aspettiamo da parte di chi ha la responsabilità di guidare la sanità che si trovino le soluzioni ai problemi».