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Autostrade Alto Adriatico, via libera al piano investimenti da 1,9 miliardi di euro

L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha espresso parere favorevole al piano investimenti di Autostrade Alto Adriatico, che fa parte del piano finanziario di 1 miliardo 895 milioni, per le opere da eseguire nel periodo concessorio (fino al 2053). L’annuncio è stato dato nel pomeriggio di oggi a Cervignano nel corso del consueto scambio di auguri tra i dipendenti nell’ambito della festa di fine anno del proprio Fondo Interno di Solidarietà, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute del Friuli-Venezia Giulia e soggetto attuatore del Commissario Delegato per l’emergenza A4, Riccardo Riccardi.
L’Art ha in particolare riconosciuto i 600 milioni in più previsti dal piano investimenti per l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzioni, in particolare dalla seconda metà del 2021, quando fu sottoscritto l’ultimo aggiornamento del piano economico finanziario dell’Accordo di Cooperazione. Si tratta di un passaggio fondamentale verso il completamento della terza corsia dell’autostrada A4 e il risultato raggiunto rimarca ancora di più un bilancio 2025 da record per la Concessionaria: record di transiti (proiezione a fine anno di 54 milioni di mezzi sull’intera rete); record di progetti avviati e conclusi, tra i quali da ricordare l’aggiudicazione del bando a contraente generale del completamento della terza corsia nel tratto San Donà e Portogruaro di 25 chilometri pari all’investimento record di 870 milioni di euro; e riduzione record del tasso di incidentalità con danni alle persone molto al di sotto della media nazionale.
La A4 (Venezia-Trieste) si afferma sempre di più come porta d’Italia e baricentro dei traffici commerciali da e verso il Centro Est Europa con l’aumento dei transiti (+2 milioni rispetto al 2024 e addirittura + 20 milioni rispetto al 2002), a dimostrazione che è l’arteria più veloce e scorrevole per i mezzi, grazie anche all’apertura di 40 chilometri di terza corsia negli ultimi quattro anni. Non un semplice allargamento dell’autostrada ma la costruzione di una infrastruttura che ha comportato il rifacimento di decine di opere tra ponti, viadotti, cavalcavia e sottopassi al servizio anche dei territori che insistono su questa arteria. Questo ha comportato un beneficio anche sul fronte della sicurezza. Il tasso di incidentalità si è più che dimezzato dal 2002 a oggi passando da 11,4 incidenti con danni alle persone per 100 milioni di veicoli al km agli attuali 4,9 (al di sotto della media nazionale pari a 6,2). Rispetto all’anno scorso, a fronte di un aumento dei transiti gli incidenti complessivi sono calati (dai 610 del 2024 a 524).
Tra i progetti avviati anche il potenziamento dei caselli di Portogruaro, al servizio della A28 (Portogruaro-Pordenone-Conegliano), e di Redipuglia al servizio di Trieste Airport; la riqualificazione delle barriere di sicurezza tra Redipuglia e Lisert; l’avvio dell’iter per la ricostruzione dei cavalcavia del nodo di Villesse, dello svincolo di Redipuglia e di Felettis; e il via libera al completamento della tangenziale Pancino nei territori di San Stino di Livenza e Annone Veneto. Oltre a ciò, nel corso dell’anno Autostrade Alto Adriatico ha ottenuto il via libera da parte del Ministero dell’Ambiente per il piano delle barriere fonoassorbenti, che riguarderanno in particolare la A28; ha completato l’allargamento di ulteriori tre porte del casello di San Donà di Piave; e a breve verranno inaugurati le nuove aree di sosta per mezzi pesanti di Fratta Nord e Sud e il rifacimento della sede della polizia stradale di San Donà.
Inoltre, pur in tratti di non propria competenza, ha realizzato due aree per i controlli delle forze di polizia al valico di Sant’Andrea a Gorizia, ha progettato l’asfaltatura al valico di Fernetti per far fronte all’emergenza della chiusura della superstrada slovena H4 e ha sostenuto la Regione Fvg, con le attività di progettazione, nel riavvio dell’iter di realizzazione della Tangenziale Sud per lo spostamento del traffico veicolare che attualmente attraversa i centri abitati di Basagliapenta, Campoformido e Pasian di Prato su un tracciato più adeguato al transito di mezzi pesanti a lunga percorrenza.
Da tenere conto che è continuata l’attività di manutenzione ordinaria per rendere più sicura la rete autostradale con un investimento annuale pari a 20 milioni di euro.
Sul fronte innovazione e sostenibilità ambientale, Autostrade Alto Adriatico si è distinta per il sistema unico in Italia di chiusura automatica di Portogruaro e nello studio di fattibilità del mega parco fotovoltaico con l’obiettivo di generare benefici a cittadini ed imprese, anche grazie alla costituzione di comunità energetiche. Questa spinta alle nuove tecnologie ha comportato che la stessa Società avviasse al proprio interno il progetto della Academy, ovvero un nuovo centro di eccellenza dedicato alla formazione nel settore della mobilità e delle infrastrutture autostradali e che ha tra gli obiettivi quello di migliorare le performance aziendali, attraverso la modifica del metodo organizzativo e lavorativo, e di agevolare il passaggio generazionale con una formazione ad hoc e periodica per tutti i ruoli dell’intera struttura. Lo sguardo alle nuove generazioni si è concretizzato anche con la presenza in dieci istituti scolastici e nei principali centri commerciali per tenere lezioni sulla sicurezza stradale. E proprio nell’ambito del progetto “Quattro Ruote per la Sicurezza” coordinato dalla Prefettura di Udine ha trovato forma il video ideato dagli studenti del Marinoni che è diventato lo spot per la sicurezza stradale di Autostrade Alto Adriatico.
Con l’obiettivo di stringere alleanze con gli enti e efficientare i flussi dei transiti, la Concessionaria autostradale ha avviato poi una serie di intese, a partire da quelle con l’Autorità Portuale del Mare Adriatico Orientale, Trieste Airport e Fvg Strade. Con i territori del Veneto che insistono nella tratta di prossima costruzione della terza corsia della A4, è stato avviato il progetto dell’App InfoEnti.
Infine, Autostrade Alto Adriatico si è vista assegnare la sede a Trieste dell’evento “Aiscat e Polizia Stradale” interrotto nel 2020 a causa dell’emergenza Covid. Nell’ incontro nazionale sono state tracciate le linee future della sinergia per la sicurezza stradale. La sinergia con la Polizia stradale si è concretizzata nei giorni seguenti con la consegna di alcuni dispositivi che accertano le manomissioni o alterazioni del sistema di iniezioni AdBlue nel ciclo delle combustioni
Autostrade Alto Adriatico prosegue nel frattempo negli investimenti pur mantenendo inalterati dal 2018 i pedaggi, con l’obiettivo dichiarato, come da lettera inviata al Ministero giorni fa, di non richiedere alcun aumento tariffario anche nel 2026.
Marco Monaco, Presidente della Società: “Autostrade Alto Adriatico, Società in house di Friuli-Venezia Giulia e Veneto, ha come obiettivo principale quello di garantire un impatto positivo e benefici ai territori del Nord Est e quindi alle famiglie, ai pendolari, alle imprese e ai loro lavoratori. Il potenziamento delle infrastrutture è necessario per dare sviluppo alle aree produttive e la sicurezza stradale è un dovere etico e morale per salvaguardare chi transita sulla nostra rete”.