Amaro, l’invito ai giovani di Zearo (Advan): «Superiamo la vecchia narrazione dell’area montana»
La montagna, tradizionalmente associata al turismo lento, si candida a diventare il nuovo polo di attrazione strategico per professionisti e giovani talenti. È questo il messaggio lanciato da Mario Zearo, CEO di Advan con sede ad Amaro, che invita le nuove generazioni a superare la vecchia narrazione dell’area montana.
Secondo Zearo, è un errore considerare le aziende di montagna come realtà marginali. Al contrario, molte di esse sono pienamente competitive e operano su mercati globali, offrendo stimoli professionali di natura internazionale che non hanno nulla da invidiare ai grandi centri urbani.
Un fattore decisivo che rafforza la competitività delle aree montane del Nord-Est è la loro eccezionale posizione logistica. “Dobbiamo superare la vecchia narrazione della montagna come luogo isolato – sottolinea Zearo -. Siamo qui, in Friuli, al centro d’Europa, e la nostra rete viaria consente spostamenti rapidi verso i mercati chiave. Qui abbiamo aziende che esportano innovazione, tecnologia e prodotti di altissima qualità . Ai giovani dico: venite a lavorare qui, dove il vostro lavoro avrà un impatto globale”.
L’opportunità per i giovani risiede, dunque, nel poter contribuire a progetti ambiziosi, mantenendo al contempo una qualità della vita nettamente superiore, senza lo stress, i costi e il traffico delle metropoli. Un elemento cruciale che rafforza ulteriormente la tesi di Zearo è la crisi climatica globale. L’inevitabile innalzamento delle temperature sul pianeta rende le aree montane sempre più appetibili e, in prospettiva, strategiche per viverci e lavorarci. Mentre le città costiere e le pianure vedranno aumentare i disagi legati al caldo estremo, allo smog e ai fenomeni meteorologici intensi, le zone interne e montane godranno di un clima più temperato e vivibile. Questo le trasformerà in una risorsa preziosa per la residenzialità e per la continuità operativa delle imprese.
“Le aziende più lungimiranti stanno già iniziando a considerare questo fattore. Scegliere la montagna non è solo una scelta di vita, ma una decisione di resilienza e sostenibilità ”, afferma Zearo, invitando i giovani con competenze digitali e tecnologiche a cogliere questa inversione di tendenza prima che diventi la norma.
L’obiettivo è dimostrare che le montagne non sono destinate allo spopolamento ma sono, al contrario, il futuro luogo ideale per chi cerca un lavoro stimolante in aziende competitive e una vita appagante in un ambiente naturalmente sostenibile.
