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Al via i lavori sul ponte di ferro a Paularo

“Il ponte di ferro è la principale via di accesso a Paularo capoluogo e alle frazioni più a monte della Val d’Incarojo. Si tratta di un’opera vetusta che versa in cattivo stato e che grazie ai fondi PNRR e regionali assegnati ad EDR Udine sarà rinforzata ed ampliata. Il progetto prevede la realizzazione di due corsie con passaggio pedonale a monte separato da idonee barriere fisiche, con l’allargamento della sezione di ingresso al ponte per chi proviene dalla direzione Cedarchis”. Lo comunica il sindaco paularino Marca Clama, che aggiunge: “Per permettere di entrare ed uscire da Paularo capoluogo sono state prese in considerazione dai tecnici tre opzioni. La prima, ovvero la variante del cimitero di Dierico, è stata scartata in quanto di difficile realizzazione ma, soprattutto, in quanto si sarebbe dovuto procedere con una corsia, impianto semaforico e costi probabilmente superiori ai lavori per la riqualificazione del ponte. La seconda ipotesi riguardava il guado sul torrente Chiarsò tra la zona industriale Aones e la località. Era quella da me più caldeggiata, ma è stata scartata per problemi di carattere idraulico”. La scelta è quindi caduta sulla terza ipotesi, ovvero una strada alternativa in località ex campo sportivo Trottola: “Una scelta esclusivamente per motivi tecnici, in quanto permette di by-passare il ponte di ferro senza installare impianti semaforici, con una strada a due corsie e un ponte mobile a due corsie che permette anche il transito dei mezzi pesanti – spiega il sindaco -. Mi rendo conto che si possano verificare disagi per i residenti, ma le scelte, non in capo all’Amministrazione comunale, sono puramente di carattere tecnico, non politico”.
In questi giorni stanno partendo i lavori, che innanzitutto riguarderanno la realizzazione della strada alternativa che permetterà di transitare senza semafori, “che in questi anni stanno rallentando molte strade in Carnia”, aggiunge Clama. La fine lavori è prevista per fine marzo 2026. Il ponte provvisorio sarà rimosso, mentre la strada interna al campo sarà mantenuta a servizio del centro abitato in località Baret e per la struttura polifunzionale, che sarà costruita nell’ex-campo.
“Un ringraziamento va a EDR per l’impegno che in questi due anni ha messo per far partire lavori necessari ed essenziali per la sicurezza di tutta la comunità e al vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini per essersi interessato ed essersi adoperato per il reperimento delle risorse necessarie”, puntualizza il primo cittadino. Successivamente partiranno i lavori per la realizzazione della struttura polifunzionale finanziata interamente con fondi regionali e che potrà ospitare attività sportive, manifestazioni ed eventi. Sarà dotata di cucina, servizi igienici, arredi e quanto necessario per le summenzionate attività. Le pareti laterali saranno mobili e apribili durante il periodo estivo a seconda delle esigenze e sarà collegata alla centrale a biomassa che sarà costruita a Paularo per garantire maggiore efficienza energetica.
“Il progetto della struttura – conclude Clama – potrà essere realizzato grazie alla sdemanializzazione dell’intera area raggiunta grazie alla collaborazione con la struttura regionale e il demanio, collaborazione che ha permesso anche la sdemanializzazione, ora alle battute finali, dell’area dei Saletti, compreso il campo sportivo Nives Romano. Per il ponte di ferro la spesa è di 1.8 milioni, mentre per la struttura polifunzionale il costo è di 1.6 milioni, con un milione per il primo lotto e 600.000 euro per il secondo lotto”.