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Al LAB Terremoto di Gemona un’offerta didattica personalizzabile

In un territorio come quello del Gemonese, segnato dalla memoria del terremoto del 1976 e classificato ad alto rischio sismico, l’educazione alla prevenzione non può limitarsi alla gestione dell’emergenza, ma deve diventare un obiettivo educativo costante e strutturato. L’anno scolastico 2025-26 si colloca a 50 anni dal sisma che ha colpito il Friuli, la visita di insegnanti e studenti al LAB Terremoto allestito dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese a Gemona è un’opportunità che non va trascurata per affrontare il tema del fenomeno sismico attraverso un approccio interdisciplinare e partecipativo, anche ai fini dell’assunzione di comportamenti corretti nel momento dell’emergenza. Attraverso pannelli illustrati e postazioni interattive, il laboratorio propone un percorso espositivo che spazia dalla struttura della Terra alla teoria delle placche, dall’origine dei terremoti alle scale di misurazione, con un focus specifico sulla geologia e la storia sismica del Friuli e del Gemonese.

Il LAB Terremoto si è valso del supporto scientifico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e del sostegno del Comune di Gemona del Friuli e del GAL Open Leader. È attivo nel corso dell’intero anno scolastico, su prenotazione. Propone un’offerta didattica personalizzabile in base all’età, al livello scolastico e alle esigenze delle singole classi. Favorisce una cultura della prevenzione e della consapevolezza, coinvolgendo gli studenti in un percorso educativo che valorizza la memoria storica, la conoscenza del territorio e i saperi scientifici come strumenti per vivere consapevolmente il presente. Il laboratorio offre la possibilità di affrontare un altro argomento, quello relativo alla ricostruzione post sisma, approfondendo caratteri e contenuti del cosiddetto “Modello Friuli” dal punto di vista normativo e operativo.

Per contatti: 3387187227, info@ecomuseodelleacque.it.

(foto di Graziano Soravito)