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Ad Osoppo si è ricostruito il passato della chiesa di Santa Colomba

“Nella Fortezza di Osoppo si colgono stratificazioni della storia del Friuli: la fortezza è posta a presidio di un confine che è mutato nei tempi, ma che ci caratterizza come terra di frontiera, fonte di ricchezza perché ci permette di guardare con amicizia a ciò che sta al di là essendo consapevoli del nostro di al di qua, della nostra identità, la quale va rispettata da noi stessi e dagli altri”.

È la riflessione che il vicegovernatore Mario Anzil ha portato al convegno “Riscoperte le tracce della chiesa di Santa Colomba sul Castel Novo nella Fortezza di Osoppo”, promosso dal locale Comune in collaborazione con la Società friulana di archeologia.

“Conoscere la storia dei padri, nonni e bisnonni – ha detto Anzil – ci fa amare il territorio, ritrovare il filo dei ragionamenti per interpretare la società contemporanea e progettare il nostro futuro dei prossimi decenni”.

Il vicegovernatore ha ringraziato gli studiosi che hanno ricostruito il passato della chiesa di Santa Colomba, “una storia piena di suggestioni e degna di essere divulgata, i cui esiti scientifici saranno utili anche agli amministratori pubblici”.

Prima dell’inizio del consesso, il vicepresidente ha effettuato un sopralluogo con il sindaco di Osoppo Lorenzo Tiepolo al Parco del Forte per fare il punto sui lavori in corso per valorizzazione del sito.

Il vicegovernatore Anzil e l’assessore Zilli a Osoppo

“Il nuovo Museo della Fortezza è un ponte tra memoria e futuro, un luogo che educa ed emoziona. Qui la stratificazione delle vicende storiche, dalla preistoria al Risorgimento fino alla Grande Guerra, trova una narrazione che valorizza la nostra identità e la cultura di confine” ha aggiunto ancora il vicegovernatore e assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia intervenendo, insieme all’assessore regionale alle finanze, Barbara Zilli, all’inaugurazione del Museo della Fortezza di Osoppo.

Anzil ha sottolineato come l’opera sia frutto di un percorso condiviso con il Comune e la comunità locale: “Sono lieto che anche la Regione abbia potuto contribuire alla realizzazione di questo progetto, sostenendo con convinzione un investimento che restituisce valore al territorio e genera ricadute positive durature. I musei non sono solo spazi di conservazione, ma anche luoghi vivi di conoscenza, di esperienze e di emozioni”.

Il Museo della Fortezza è stato realizzato anche grazie al sostegno finanziario della Regione, che ha destinato complessivamente, in più tranches, 830mila euro al Comune di Osoppo.
“La nostra è da sempre una terra di confine e di cultura di frontiera – ha ribadito Anzil -. Per questo vogliamo continuare a sostenere i luoghi della cultura, strumenti fondamentali per conoscere e rispettare la nostra identità e guardare con apertura e simpatia a quelle che stanno al di là del confine”.

“Quella di oggi è una giornata di grande significato non soltanto per Osoppo ma per tutto il Friuli Venezia Giulia – ha detto Zilli -. La lunga attesa e l’impegno della comunità hanno reso possibile l’inaugurazione del Museo della Fortezza, che restituisce valore a una storia stratificata e la mette a disposizione di cittadini, studenti e visitatori”.

Zilli ha ricordato poi che “il Forte di Osoppo è una vera perla del nostro Friuli, testimone di gesta eroiche e di pagine di storia che rischiavano di essere dimenticate. Con il nuovo Museo si aggiunge un tassello prezioso che completa un percorso immersivo dentro una fortezza che ha ancora molto da raccontare. È un patrimonio che rafforza la nostra identità e al tempo stesso si apre al futuro”.
“Un ringraziamento sincero va a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e lo hanno portato avanti con tenacia: il Comune, le istituzioni regionali e le realtà locali che hanno saputo unire visione e concretezza – ha continuato l’assessore regionale alle Finanze -. La storica Festa sul Colle di Osoppo acquista così un significato ancora più profondo, perché accanto alla memoria si offre ora un museo che educa, emoziona e racconta con forza la nostra storia”.

“Mettere in rete il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia significa offrire a cittadini e visitatori un percorso unitario per scoprire la nostra storia e la ricchezza delle nostre radici – ha aggiunto Zilli -. È un modo per valorizzare ogni singolo luogo e, allo stesso tempo, rafforzare il senso di appartenenza a una comunità che custodisce e rinnova la propria memoria”.
Presenti, tra gli altri, il sindaco di Osoppo Lorenzo Tiepolo, il presidente della Comunità Collinare del Friuli, Luigino Bottoni, rappresentanti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Friuli Venezia Giulia, numerosi cittadini e amministratori dei comuni vicini.