A Tualis la presentazione del nuovo libro di Pierluigi Di Piazza: “Le dieci grandi parole”
Sabato 16 agosto, alle ore 17.00, la chiesa parrocchiale di Tualis di Comeglians ospiterà un appuntamento di grande valore umano e culturale nell’ambito della rassegna In Vicino/Lontano Mont.
Protagonista dell’incontro sarà il nuovo libro di Pierluigi Di Piazza, Le dieci grandi parole – indicazioni per la vita (Alba Edizioni, maggio 2025), un’opera che propone un percorso di riflessione e orientamento etico a partire da dieci “parole” fondamentali, capaci di illuminare scelte e comportamenti nella vita quotidiana, attraverso i pensieri del sacerdote, originario proprio di Tualis, scomparso nel maggio del 2022.
Gli ospiti e i loro interventi
Tra i relatori, Loris De Filippi, originario di Udine e da trent’anni impegnato nei contesti di crisi umanitarie come operatore e dirigente. Già presidente di Medici Senza Frontiere, oggi lavora come Health Specialist per UNICEF, con incarichi diretti nelle emergenze più gravi del pianeta. Nel corso della sua carriera ha operato in Congo, Haiti, Iraq, Siria, Repubblica Centrafricana, Indonesia, Bangladesh, Timor Est, Kenya, Etiopia, Sud Sudan e Gaza. Proprio da Gaza è rientrato di recente, portando con sé esperienze e testimonianze preziose, in particolare legate al quinto comandamento Non uccidere, ma non solo.
Accanto a lui interverrà Vito Di Piazza, medico e fratello di Pierluigi, per condividere ricordi, prospettive e riflessioni legate all’autore e al suo messaggio.
La lettura di alcune pagine del libro sarà affidata alla voce di Aida Talliente, capace di restituire la forza e l’intensità dei passaggi più significativi dell’opera.
L’incontro a Tualis si preannuncia come un momento di ascolto e dialogo profondo, capace di intrecciare letteratura, testimonianza diretta e riflessione etica, nel segno dell’impegno umano e civile che ha contraddistinto la vita e l’opera di Pierluigi Di Piazza.

Di seguito proponiamo la riflessione del fratello di don Pierluigi, Vito Di Piazza:
Le Dieci Grandi Parole- Indicazioni per la vita , è un libro in cui viene evidenziato come l’espressione negativa dei dieci comandamenti con l’indicazione del “non fare”, ha favorito la religione del contenimento piuttosto che la fede del coinvolgimento, della progettualità , dinamica, coraggiosa, che sollecita a prenderci a cuore, a prenderci cura delle persone nelle situazioni concrete in cui vivono. Alcuni esempi della interpretazione in positivo dei comandamenti. “Non Uccidere” (quinto comandamento): la maggior parte delle persone non ha ucciso e non ucciderà; il comandamento da seguire prendendone lo spirito positivo è il rispetto attivo di tutte le persone e di tutti gli esseri viventi ; “ Onora il padre e la madre” ( quarto comandamento) : non si tratta di un onore formale, ma della profondità della relazione. “ Non rubare” ( settimo comandamento) , sottolineando come il rubare non sia solo un atto individuale ma che esiste nel mondo un furto strutturale, di sistema, significa soprattutto impegnarsi come persone, comunità, popoli per la giustizia, la legalità, i diritti di ciascuna persona qui fra noi e pensando a tutti i popoli della terra. Il sottotitolo, indicazioni per la vita, vuole sottolineare come dalla lettura del libro si possono ricevere ispirazioni positive per accrescere la propria interiorità in un momento storico in cui si può constatare anche un “deficit di spirito” e questo riguarda sia le persone credenti e non credenti, delineando ampi orizzonti su temi attuali a cui a volte da soli non sempre riusciamo a dare delle risposte adeguate. Un libro che nei suoi contenuti sollecita a ripensare agli insegnamenti che la maggior parte delle persone ha ricevuto fin dall’infanzia sui temi in esso trattati. Pierluigi preferisce indicarli non come comandamenti che si riferiscono a ordini e comandi, ma come dieci Grandi Parole, perché le parole sono indispensabili per instaurare relazioni, collegamenti , ponti con gli altri che ci stanno vicini. Il libro si conclude con il Comandamento Nuovo che è appunto quello dell’Amore che ci viene dato da Gesù; l’amore supera la legge, vivifica tutta la legge dandole linfa nuova. Nell’appendice del libro viene riportato l’ultimo scritto del tutto inedito di Pierluigi, che parla del conflitto tra Russia ed Ucraina e in cui ripropone un quesito antropologico , di come cioè l’essere umano possa esprimere gesti di violenza e morte quasi che ogni freno inibitore cessi, e a volte segni di umanità positiva, di vicinanza , di solidarietà. Questo scritto si collega molto bene al comandamento Non uccidere. Nell’analisi di ogni comandamento viene proposto quanto è suggerito sul tema in esso trattato nell’Antico Testamento , nei Vangeli e in conclusione quali sono il significato ed i suggerimenti per noi oggi. E’ un libro da leggere perché ci offre una lente d’ingrandimento con cui guardare i temi importanti e fondamentali delle nostre vite , indicandoci le strade da percorrere per trovare le alternative al conformismo, ad un procedere anonimo, a scuoterci dall’indifferenza.
