A Gemona il laboratorio culturale “ConfinSenzaConfini”
Sabato 17 maggio, al Cinema Teatro Sociale di Gemona del Friuli, prenderà vita “ConfinSenzaConfini“, un laboratorio culturale, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, pensato come spazio vivo di idee e di confronto, dove l’umanesimo guiderà la riflessione sui grandi temi del nostro tempo. Dopo l’esperienza dello scorso anno con “Allo specchio dell’era Kennedy”, l’iniziativa che pone al centro i “confini” torna con l’ambizione di diventare un appuntamento annuale, radicato nella storia e proiettato verso il futuro.
In un’epoca in cui i confini tornano a ergersi come barriere, ConfinSenzaConfini li considera invece luoghi porosi e trasformativi, margini vivi di dialogo, dove passato e presente si intrecciano nella costruzione di una nuova cittadinanza europea. Flavia Virilli, vicesindaco e assessore alla cultura, curatrice del progetto, afferma: «Abbiamo scelto di mantenere il termine friulano “Confins” nel titolo perché questa è una terra che i confini li ha vissuti davvero: nelle istituzioni, nelle lingue, nei paesaggi culturali e nelle ferite storiche. Ma, oggi più che mai, sentiamo il dovere di trasformare ogni linea in una soglia, ogni separazione in relazione. La cultura è il nostro strumento più potente: ci permette di connettere storia e futuro, territorio e mondo, locale e globale. Quest’anno decliniamo la riflessione anche attraverso la lente dell’energia, intesa non solo come risorsa tecnica, ma come scelta culturale, etica, esistenziale».
La mattinata, dalle 9.45 alle 12.45, sarà dedicata a Talk+, un ciclo di panel che attraversano la storia, la diplomazia culturale, la difesa e le relazioni internazionali. Si partirà da un’indagine sulla regione adriatico-alpina in epoca medievale, condotta da Donata Degrassi, per poi risalire lungo i secoli con Alessandro Ambrosino del Geneva Graduate Institute, il quale analizzerà l’evoluzione del progetto Alpe-Adria come esperienza concreta di cooperazione oltre le ideologie.
Particolare attenzione sarà data alla dimensione delle diplomazie regionali e alla presenza militare: Paolo Petiziol, presidente dell’Associazione Mitteleuropa, dialogherà con Corrado Valle, capo del Permanent Planning Staff della Multinational Land Force, inquadrata nella Brigata Alpina Julia, su diplomazie parallele e cooperazione regionale nella difesa.
A seguire, Alessia Chiriatti e Akram Ezzamouri dell’Istituto Affari Internazionali condurranno una riflessione geopolitica sulle relazioni transatlantiche e sul Mediterraneo come spazio fluido tra Europa, Maghreb e nuovi scenari post-globali. Gli studenti dell’ ISIS Magrini-Marchetti parteciperanno attivamente ai lavori, con domande, osservazioni e contributi, incarnando lo spirito generativo dell’iniziativa.
Nel primo segmento del pomeriggio, dalle 16.30, spazio alla memoria visiva con un prezioso contributo della Cineteca del Friuli. In una sala che diventa archivio vivo del territorio, scorreranno immagini che restituiscono dignità narrativa alla storia industriale e culturale del Nord Est. Il viaggio comincia con alcune clip dal visionario “Sette Canne un Vestito” di Michelangelo Antonioni, in cui la produzione di viscosa si fa metafora estetica. Prosegue con alcuni passaggi da “Aquila”, cortometraggio girato nel 1950 da Jacopo Erbi (pseudonimo di H.L. Jacobson, direttore americano di Radio Trieste), commissionato dal Governo Militare Alleato nell’ambito del piano Marshall: una riflessione struggente sulla ricostruzione postbellica, in cui le rovine si fanno occasione di rinascita e l’immagine filmica si fa atto civile. A questi si affiancano alcuni passaggi di un filmato del 1973 che mostra le reti delle Ferriere Pittini in partenza per Teheran, documento che intreccia manifattura e destino geopolitico.
A seguire, fino alle 19.30, Visioni di Confine proporrà una lettura lucida e ambiziosa del futuro regionale. Due dialoghi moderati da Giampiero Beltotto: Paolo Fantoni ragionerà sulle sfide economiche del Friuli Venezia Giulia tra passato e presente, mentre Stefano Venier presenterà l’intervento “Infrastrutture energetiche: un ponte tra territori, una strada verso il net zero”, sottolineando come la transizione energetica possa diventare leva concreta di coesione. Francesco De Bettin e Paolo Santuz offriranno poi una riflessione sul Friuli Venezia Giulia come cerniera sistemica tra Mediterraneo, Mitteleuropa e Balcani, dove la logistica incontra la cultura e le infrastrutture si caricano di senso identitario.
Il pomeriggio culminerà con una riflessione d’autore che affonda lo sguardo nella geografia del potere e nei territori della complessità. A salire sul palco saranno Lucio Caracciolo e Laura Canali, figure centrali del pensiero geopolitico italiano contemporaneo, rispettivamente direttore e cartografa della rivista Limes. Le mappe inedite realizzate da Canali appositamente per ConfinSenzaConfini non illustrano semplicemente il mondo: lo interpretano, lo disegnano come potrebbe essere, lo rivelano nella sua instabilità e nei suoi margini. Insieme, Caracciolo e Canali guideranno il pubblico in una riflessione che non è solo geopolitica, ma anche culturale: una lente di profondità per chi vuole leggere l’Europa – e il Friuli Venezia Giulia – nel tempo lungo della storia, là dove il confine smette di essere linea e diventa nodo.
A chiudere la giornata, uno spettacolo immersivo in cui musica, immagini e territorio si fonderanno in una narrazione simbolica. L’Estate di Vivaldi verrà eseguita dall’Orchestra Friuli Venezia Giulia, intrecciata a un’opera di videomapping firmata da Federico Petrei e Michele Innocente, con la collaborazione del Gruppo Fotografico Gemonese. Prenderanno vita la geopoesia “Odore di terra romanza” e il “drago elettrico”, simbolo visivo di questa edizione, disegnati da Laura Canali. L’acqua, elemento vitale e narrativo, si farà fil rouge poetico di una riflessione sulla relazione tra uomo, energia e natura.
Durante la giornata porteranno i propri saluti istituzionali Barbara Zilli, assessore regionale alle Finanze, e Sandra Savino, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Anche il sindaco di Gemona del Friuli, Roberto Revelant, conferma l’importanza di questa visione: «ConfinSenzaConfini rappresenta un ulteriore appuntamento di alto profilo per la nostra città e per l’intera Regione. La qualità dei relatori e dei contenuti conferma l’importanza strategica del Friuli Venezia Giulia come territorio attraversato da reti infrastrutturali ed energetiche fondamentali per l’equilibrio europeo. Anche la nostra amministrazione comunale, in sinergia con APE FVG, ha voluto fare la propria parte: già da tempo abbiamo avviato un percorso strutturato di riqualificazione energetica e produzione da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia energetica del nostro patrimonio pubblico. Una scelta responsabile e lungimirante, che non solo assicura risparmi strutturali per il bilancio comunale, ma rappresenta anche un presidio di sicurezza in vista di eventuali crisi future».
Flavia Virilli conclude con una visione proiettata al futuro: «Oggi i Comuni non sono più solo terminali passivi di decisioni prese altrove ma, piuttosto, centri propulsori di progettualità e responsabilità, capaci di incidere sulle dinamiche regionali, nazionali e internazionali. Se hanno visione, se sanno da dove vengono e dove vogliono andare, diventano motori di relazioni, di sviluppo, di credibilità. È questo il modello che Gemona, grazie al fondamentale sostegno della Regione FVG, vuole incarnare con ConfinSenzaConfini: offrire al nostro territorio, ogni anno, un appuntamento che parli al mondo e lo guardi dritto negli occhi»,
Per info e prenotazioni: www.visitgemona.com.