Incontro per rilanciare l’edilizia in montagna
Il
sostegno ed il rilancio del comparto edile è stato l’oggetto
dell’incontro tenutosi presso la sede della Delegazione di
Confindustria Udine a Tolmezzo, presenti tra gli altri il Capo
delegazione Federico Gollino, il presidente di Ance Udine Ugo Frata,
il rappresentante degli edili della Carnia Paola Valle ed il
responsabile della commissione provinciale LL.PP. Licinio Mingotti.
Una
realtà, quella dell’edilizia, composta da piccole e medie
aziende, che in questo settore hanno sofferto la flessione del
mercato forse più delle altre: gli appalti sono negli ultimi
due anni diminuiti sensibilmente, a fronte di una concorrenza invece
sempre più accanita, fatta di aziende che, spinte dalla
scarsità di lavoro, arrivano anche da molto lontano pur di
accaparrarsi una gara. La naturale conseguenza sono i ribassi
esagerati con cui gli imprenditori edili devono confrontarsi, e che
li costringono spesso a sottoscrivere contratti a condizioni non
remunerative.
Per
uscire dalla crisi occorre mettere in campo tutte le risorse
disponibili e gli Enti Pubblici della zona montana hanno
considerevoli risorse non ancora utilizzate, che tradotte in appalti
potrebbero contribuire a risollevare l’economia montana e dare
ossigeno al settore delle costruzioni.
Nel
corso della riunione è stato evidenziato che i mutui già
concessi prima del 31 dicembre 2006 agli enti locali tramite la Cassa
depositi e prestiti non ancora utilizzati verranno revocati e
destinati a finanziare un nuovo fondo per le infrastrutture.
Per
tali motivi il gruppo edili ha deciso di avviare un monitoraggio
della programmazione complessiva dei lavori pubblici con una
periodica verifica dell’avanzamento delle procedure in essere.
Sul
problema dei ribassi eccessivi si invitano i R.U.P. a svolgere
un’attenta verifica sulla congruità delle offerte,
considerando tutti gli elementi che compongono le varie voci di
prezzo.
Gli
imprenditori edili guardano quindi con speranza agli strumenti ed
alle risorse che sono oggi a disposizione delle pubbliche
amministrazioni, auspicando che finalmente burocrazia e lungaggini
vengano sovrastate dalla volontà di far ripartire l’economia
regionale e del territorio montano.
