Cominciati i corsi per i Tecnici di ricerca del Cnsas
E’ cominciato il corso di formazione per i venti Tecnici di ricerca appartenenti alle nove stazioni del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) del Friuli Venezia Giulia.
La figura specialistica del Tecnico di ricerca è diventata fondamentale nella gestione dei numerosi interventi di soccorso di persone disperse che il soccorso alpino è chiamato istituzionalmente a gestire, non solo con i propri uomini e mezzi, ma anche con il coordinamento degli enti e delle associazioni con cui frequentemente collabora.
Il corso si articola in quattro intense giornate di lezioni teoriche e in una prova pratica di simulazione di gestione di intervento di ricerca dispersi.
Gli argomenti trattati spaziano dalla psicologia del disperso alla tecnica di raccolta di informazioni utili, dalla topografia alla gestione del personale. Si affrontano anche l’organizzazione pratica delle ricerche, la gestione delle risorse, l’utilizzo del software Eureka (specificamente studiato dal Soccorso Alpino regionale in collaborazione con il Soccorso Alpino della provincia di Belluno), le conoscenze sull’uso coordinato del Gps con Eureka, le nozioni sulle disposizioni legislative in materia.
Al primo incontro sono intervenuti Giuseppe Gottardi, del Soccorso alpino Trentino, che ha trattato la “Psicologia del disperso” e la “Psicodinamica del ferito e soccorritore”, e Fabio Bristot, delegato del Soccorso Alpino bellunese, che ha invece illustrato le normative riguardanti le operazioni di soccorso con particolare riguardo a quelle inerenti il Cnsas. Ha inoltre presentato una scheda anamnestica per la raccolta e la valutazione delle informazioni utili all’organizzazione delle operazioni di ricerca dispersi.
Il Direttore regionale della Protezione Civile Guglielmo Berlasso, invitato per presenziare all’apertura del corso dal presidente del Cnsas Graziano Brocca e dal delegato Alberto Cella, ha elogiato l’operato del Cnsas della regione, ricordando l’alto livello di collaborazione tra Protezione Civile e Soccorso Alpino e Speleologico nel portare soccorso ai singoli o alle popolazioni in ambienti impervi. Ha inoltre espresso la certezza che, con un elevato grado di specializzazione dei volontari, come nel caso di coloro che porteranno a termine questo corso, sarà possibile in futuro pensare all’utilizzo di soluzioni tecnologicamente sempre più avanzate per fare fronte alle richieste di soccorso.
