GEMONA- Il museo di Palazzo Elti è “Museo medio”
Ha ottenuto la significativa classificazione di “Museo medio” il museo-pinacoteca di palazzo Elti. A darne comunicazione al sindaco di Gemona, Gabriele Marini, è stata una lettera del Comitato regionale musei che ha deliberato nel merito in occasione di una sua recente seduta. “Siamo molto soddisfatti di questo che considero un vero e proprio riconoscimento per la valenza culturale dei nostri spazi espositivi. La classificazione di “Museo medio” viene attribuita solo in presenza di specifiche caratteristiche, tra cui la dotazione di opere d’arte di un certo interesse, l’esistenza di un percorso didattico, di un catalogo, senza contare l’assistenza di uno staff e di collaboratori qualificati. E noi, com’è noto, lavoriamo da tempo in stretto contatto con il Centro di catalogazione e restauro di villa Manin ed in particolare con la dottoressa Franca Merluzzi”. “Per quanto riguarda il futuro più o meno immediato – prosegue il sindaco – abbiamo in fase di attuazione alcuni progetti di potenziamento della struttura, a partire dall’allestimento di spazi idonei ad ospitare stabilmente tutti e 36 i lacunari di Pomponio Amalteo, che verranno restaurati nelle prossime settimane a cura della Soprintendenza di Trieste grazie ad un apposito finanziamento del Ministero dei beni culturali. Nel mese di gennaio partiranno poi i lavori per la collocazione nel cortile di palazzo Elti della bifora, della trifora, del portale e della vera da pozzo recuperate dall’ex palazzo Di Caporiacco, distrutto dal sisma del ’76. La vera ci è stata donata dalla Società filologica friulana. In programma per le settimane a venire ci sono inoltre la mostra dedicata alle opere del pittore Mario Mattiussi (segretario comunale a Gemona dal 1934 al 1951, nonché padre dell’avvocato Luigi e della professoressa Maria) e l’ormai tradizionale mostra natalizia dei presepi di monsignor Gastone Candusso”. “Tutto ciò – conclude Marini – in attesa della grande mostra dei reperti archeologici del Castello di Gemona che abbiamo in programma per la primavera del 2008, in collaborazione con l’associazione archeologica Valentino Ostermann”.
