TOLMEZZO- La Regione per montagna e agricoltura

L’importante ruolo dei liberi
professionisti per l’attuazione del nuovo Piano di Sviluppo
Rurale e del Progetto Montagna è stato ribadito a Tolmezzo, nella
sede della Comunità Montana, dall’assessore regionale alle
Risorse Agricole, Naturali, Forestali, Enzo Marsilio, intervenuto
a un convegno che aveva l’obiettivo di illustrare gli
orientamenti dei nuovi strumenti programmatici
dell’Amministrazione per il settore agricolo e per l’area
montana.

Scopo dell’iniziativa, come ha ribadito Marsilio, era infatti
quello di spiegare gli orientamenti della Regione nei confronti
della montagna, ma nel contempo anche le strategie e gli
obiettivi che la stessa amministrazione e gli enti territoriali,
fra i quali la Comunità Montana, si pongono per i prossimi anni
per il comprensorio.

In particolare, sono state evidenziate nel corso dei lavori, le
opportunità che il Piano e il Progetto Montagna genereranno
proprio nei confronti degli ordini professionali.

L’incontro è stato anche l’occasione per recepire dagli stessi
periti e geometri, e dai rappresentanti dei loro organismi
professionali, suggerimenti utili e osservazioni, che
concorreranno all’ottimizzazione degli strumenti programmatori
regionali.

Come ha specificato Marsilio, "i due programmi strategici per il
mondo rurale e per l’area montana prevedono essi stessi il
coinvolgimento delle categorie professionali, nella
consapevolezza del grande supporto che esse possono fornire per
un’azione integrata di sviluppo del territorio".

In apertura dei lavori il presidente della Comunità montana della
Carnia, Lino Not, aveva sostenuto l’efficacia delle nuove
strategie previste dagli strumenti programmatici. Era poi stato
il direttore centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali
e Montagna, Augusto Viola, a spiegare dettagliatamente il Piano e
il Fondo Montagna.

In particolare, riguardo al Piano di Sviluppo Rurale, ha
specificato che la logica dell’accesso ai fondi messi a
disposizione è cambiata rispetto al passato: invece che sulle
tradizionali singole domande di contributo, sarà invece richiesta
una progettualità più articolata e condivisa, sia per i Progetti
integrati di filiera (PIF), che per i Progetti integrati
territoriali (PIT), per le Azioni Collettive (AC) e per i Piani
di sviluppo locale (PSL),  che rappresenteranno i nuovi strumenti
finalizzati alla crescita del comprensorio montano, così come
delle realtà rurali.

E’ quindi stata illustrata l’esperienza della Comunità montana
della Carnia da parte di Marino Pavoni, assessore dell’ente
montano, mentre il consigliere regionale, Renzo Petris, si è
soffermato sul quadro di riferimento finanziario della nuova
programmazione europea.