ILLEGIO- Lodi alla mostra dal card. Vanhoye

“Una mostra splendida, che può rinnovare la conoscenza dell’Apocalisse, spesso generica e distante dal cuore del suo messaggio, che è di speranza e di certezza della vittoria di Cristo su tutte le forze del male e sulla morte”. Così il cardinal Albert Vanhoye, illustre biblista già rettore dell’Istituto Biblico e segretario della Pontificia Commissione biblica, intervenuto ieri (domenica 10 giugno) a Illegio per il convegno “Canto popolare sacro”, proposto nel paese carnico dal Comitato di San Floriano, promotore della mostra “Apocalisse, l’ultima rivelazione”, allestita nella casa delle esposizioni fino al 30 settembre. Entrando nel vivo della sua relazione su “La santità dei redenti ed il cantico nuovo”, Vanhoye ha evidenziato che “Il libro dell’Apocalisse parla spesso di canto e di canto nuovo, dunque essa è proprio un canto di vittoria”. L’autore, ha spiegato il cardinale, dimostra una “padronanza impressionante di tutta la Bibbia e sa  mettere in rapporto i diversi strati della tradizione biblica, con un’abilità eccezionale”. Dunque, un modello di “lettura delle Sacre Scritture, “tutto illuminato – ha proseguito Vanhoye – dal mistero di Cristo”. A questo proposito, il cardinale si è ricollegato, a margine, ad una tema di stretta attualità, e cioè l’ultimo libro scritto dal Papa Benedetto XVI, “Gesù di Nazareth”, appena uscito e già ai vertici delle classifiche delle vendite in tutto il mondo. “E’ un lavoro serio, quello di papa Ratzinger – ha commentato -, un uomo di grande fede che conosce i metodi scientifici, sicuramente indispensabili oggi, ma che non vuole esserne schiavo. Il Papa va veramente a contatto con il Signore, attraverso la Parola di Dio”. Soffermandosi ancora sull’argomento, il cardinale ha suggerito: “Anche il nostro approccio con la Bibbia deve essere simile: bisogna leggerla non solo con preoccupazioni storiche dettagliate, perché non è un libro di storia, né di filosofia, ma è innanzitutto una testimonianza e una guida di fede”.

La relazione del cardinal Vanhoye è stata il cuore del “convegno sul canto sacro popolare”, aperto da  un saluto di mons. Angelo Zanello, parroco di Tolmezzo e presidente del Comitato di San Floriano, rivolto al cardinale e ai cantori della Carnia, in particolare alla cantoria di Illegio e all’Onoranda compagnia di Cercivento, che hanno fatto ascoltare al numeroso pubblico nella parrocchiale di Illegio alcune suggestive melodie della tradizione liturgica locale. Antichissima quella illegiana, che vanta radici aquileiesi, e tramandata oralmente quella del paese di Cercivento, che è stata approfonditamente studiata dalla musicologa Chiara Grillo. “Pensiamo che si debba individuare un centro di studio comune, per far progredire l’opera di conoscenza, salvaguardia e riproposta della grande tradizione del canto liturgico della Carnia”. L’invito è stato rivolto agli studiosi, agli appassionati e ai cantori convenuti a Illegio, da mons. Angelo Zanello, a suggello del partecipato simposio, coordinato dal maestro Roberto Frisano, che ha raccolto i canti illegiani con esemplari registrazioni dal vivo. La giornata si è conclusa con i Vespri e con la processione del “Corpus Domini”, anch’essa impreziosita dai canti delle cantorie carniche.