CARNIA- Piano di Azione Locale, le presentazioni

Proseguono, sul territorio carnico, gli appuntamenti organizzati per presentare, alla popolazione, i contenuti del Piano di Azione Locale, il documento che intende contribuire, nell’ambito del Nuovo Progetto Montagna, alla crescita economica e allo sviluppo sociale di tutto il territorio carnico attraverso iniziative condivise e coordinate. Dopo Raveo, infatti, i prossimi incontri sono previsti a Paularo e a Tolmezzo rispettivamente l’11 e il 15 giugno, nei quali verrà illustrato il Pal ma, anche, il Piano di sviluppo rurale, e che vedranno la partecipazione di esponenti dell’amministrazione regionale. “Nella stesura del documento – afferma il presidente della Comunità montana della Carnia, Lino Not – sono stati fondamentali gli otto tavoli di concertazione che hanno permesso a oltre un centinaio di persone, appartenenti agli enti pubblici e privati, alle associazioni e alle altre realtà economico-sociali del territorio, di confrontarsi sui bisogni e sulle opportunità della Carnia, suggerendo interventi e mettendo a disposizione le proprie conoscenze e competenze. Ne è dunque risultato un documento condiviso la cui bozza è già stata presentata a tutte le amministrazioni comunali, che ne hanno avuto in possesso anche una copia. Il Comune di Tolmezzo ha partecipato, come gli altri, alla concertazione, ha ospitato anche una riunione per la presentazione della bozza del progetto ed è in possesso della prima stesura dello stesso. Non capiamo, dunque, l’atteggiamento che l’amministrazione comunale tolmezzina ha assunto nelle ultime settimane e ci chiediamo se il Comune intenda davvero, come dice, svolgere un ruolo di primo piano nello sviluppo della Carnia, che passerà attraverso il Pal”.

I lavori di realizzazione del documento si sono dunque concentrati sull’identificazione degli obiettivi da raggiungere, definiti da chi vive ed opera sul territorio. Il Piano è stato condiviso anche dai sindaci dei Comuni della Carnia e dalla “Cabina di regia”, organismo costituito a livello comprensoriale per supportare e valicare il processo di elaborazione del Pal e che continuerà ad operare anche nella fase attuativa del progetto. Al termine di questa prima fase è stato possibile definire un quadro generale degli obiettivi e un primo elenco dei possibili interventi. Nella seconda fase sono invece stati quantificati gli “indicatori”, vale a dire i valori da utilizzare per descrivere e rendere valutabile quanto si intende ottenere, e ha elaborato una scheda descrittiva per ciascun progetto.

“La Comunità montana – prosegue il presidente – come ente coordinatore del progetto, ha operato coinvolgendo costantemente i Comuni e le altre realtà del territorio, con la consapevolezza che solo un progetto “nato dal basso” potrà essere in grado di portare quello sviluppo socio-economico che tutti chiedono. Il passo successivo, in attesa che venga approvata la modifica alla legge regionale 33, è quello di spiegare, nel dettaglio, il documento a coloro che non hanno preso parte alla concertazione”.