VENZONE- Un’associazione dedicata alla lavanda

Una nuova imprenditoria quella proposta per il Friuli Venezia Giulia dall’associazione “Lavanda di Venzone”, sodalizio di recente fondazione che apre nuovi orizzonti sul fronte occupazione femminile e che mescola sapientemente tradizione antica, innovazione e modernità. Protagonista la profumata pianta officinale che, grazie a un progetto appoggiato e seguito dalle Università di Udine e Trieste, mira a colorare di viola la storica via Julia Augusta, unendo la Bassa Friulana, il Medio Friuli, l’area collinare e l’Alto Friuli con coltivazioni in tutti i paesi che vi si affacciano. “Il segreto del successo di questo progetto – spiega Paola Toso, presidente dell’associazione e ideatrice del progetto – va ricercato nella versatilità dell’essenza”. Sfatato il mito della lavanda come erba da usare unicamente per confezionare i classici sacchetti profuma biancheria, si apre infatti un variegato panorama di impieghi: dalla cosmetica alla fitoterapia, all’alimentare fino all’arredo. Se n’è parlato in dettaglio, nella splendida cornice di Villa Chiozza, a Scodovacca di Cervignano, in occasione della presentazione ufficiale del progetto. Una tre giorni che ha richiamato in Villa oltre un migliaio di persone e cui hanno partecipato, tra gli altri, Francesco Del Zan e Josef Parente dell’Ersa, il sindaco di Cervignano Pietro Paviotti – che ha introdotto l’incontro -, Romano Giovanardi dell’Università di Udine – Facoltà di agraria -, Aurelia Tubaro dell’Università di Trieste – Facoltà di farmacia -, il presidente della Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, Ivo Del Negro, il rettore dell’Università di Udine Furio Honsell, il primo cittadino di Arta Terme, Giovanni Battista Somma, il primo cittadino di Forgaria Vicedomini e la presidente dell’associazione, Paola Toso. Al termine della presentazione è stata offerta una degustazione enogastronomica alla lavanda a cura di Gabriella Pecchia della scuola di cucina “Peccati di gola” di Udine che ha messo in tavola peculiari e innovatovi piatti. Il piano, nella sua concretezza, mira a estendere la coltivazione dell’essenza in tutti i paesi friulani, sfruttando terreni sia pubblici che privati. Una volta pronta per l’utilizzo, la pianta viene venduta, con contratto, alla ditta “Lavanda di Venzone”. La stessa ditta, cioè, dapprima vende la pianta e poi acquista il raccolto per trasformarlo nei prodotti più diversi, utili e accattivanti. “Tutti possono aderire, dal Basso all’Alto Friuli – spiega la Toso – perché ogni zona ha una sua peculiarità, legata ad aspetti climatici e condizioni geografiche tipiche”. Nella zona sud della regione, ad esempio, la coltivazione risulta più facile mentre in quella nord è migliore qualitativamente, con destinazione d’uso, tra le altre, per il prezioso olio essenziale. Per i più golosi qualche curiosità: il gelato al gusto crema o cioccolata arricchito dalla lavanda, un vero successo alla fiera di Rimini dove è stato presentato da Franco Di Benedetto della gelateria “Gianduia” di Udine. Ci sono poi la “Tisana della felicità” alla lavanda, le tagliatelle – particolarmente apprezzate -, i grissini, gli spumoni, i biscotti e altri generi di squisitezze dolci e salate. Un mondo da scoprire, insomma, e da arricchire a seconda del proprio gusto e della propria creatività. I prossimi appuntamenti fissati dall’associazione per la divulgazione sono quelli del 27 febbraio ad Aquileia e nel mese di marzo ad Arta Terme dove sarà organizzato il primo convegno sulla pianta officinale e i suoi usi.

Per informazioni 0432.985805. Nel web www.associazione.lavandadivenzone.it; e-mail associazione@lavandadivenzone.it.