GEMONA- In Cineteca il Friuli di ieri e di oggi

Parte mercoledì 31 gennaio a Gemona un ciclo di incontri e proiezioni sul Friuli che proseguirà fino a metà marzo. Sette serate, a ingresso libero, in cui saranno presentati altrettanti lavori recentemente prodotti o coprodotti dalla Cineteca del Friuli nell’ambito di una intensa attività di recupero, conservazione e diffusione della cultura friulana per immagini.
Il primo appuntamento, alla Galleria della Cineteca (in piazza Municipio 2), alle 20.30, è con l’ultima opera pubblicata, Il paesaggio friulano nel documentario cinematografico, raccolta in dvd di otto cortometraggi realizzati tra il 1910 e il 1969 attraverso i quali si ripercorrono sia la storia del territorio e dei suoi mutamenti nel tempo che la storia del documentario cinematografico in regione. A partire dalla più antica testimonianza filmica sopravvissuta del paesaggio friulano, realizzata dalla Cines di Roma nel 1910, Grado e la laguna di Aquileja, affascinante itinerario fra terra e mare, calli gradesi e vestigia aquileiesi; e dalla prima pellicola a colori, Il Friuli, girata tra il 1936 e il 1942 in varie località, sul modello della Sentinella della Patria di Chino Ermacora, da un gruppo di giovani cineamatori udinesi del Cine-GUF. Seguono Ritratto di un paese (1949) di Romolo Marcellini, sulla ripresa produttiva delle coltellerie di Maniago nel secondo dopoguerra; la “favola industriale” di Michelangelo Antonioni, Sette canne e un vestito, sempre del 1949 e dedicata alla lavorazione del rayon a Torviscosa. E ancora, le immagini di grande suggestione di Aquileia (1954) di Piero Zorattini, Donje il fogolâr (1963) di Giorgio Trentin, con una Gemona che dal 1976 non esiste più; il documentario turistico Lignano (1963) di Antonio Seguini de Santi, che testimonia l’esplosione del boom turistico ed edilizio della stazione balneare nei primi anni Sessanta; infine, Architettura rustica della Carnia (1969), ancora di Giorgio Trentin, in cui invece lo sguardo è rivolto nostalgicamente al passato, a costumi e tradizioni in via di estinzione.
Il ciclo proseguirà mercoledì 7 febbraio, sempre alle 20.30, con Gemona ‘76: memorie di un sisma (2006) del giovane autore latisanese Renzo Carbonera, realizzato con il  ricco repertorio filmico sul terremoto ritrovato dalla Cineteca del Friuli e con le testimonianze dei gemonesi; giovedì 15 febbraio con il documentario di Lucio Fabi e Giampaolo Penco Doppio sguardo sulla Grande Guerra (2006), costruito montando le pellicole girate dagli operatori dei servizi cinematografici degli eserciti in lotta sul fronte italo-austriaco del 1915-’18. Nei mercoledì successivi, fino al 14 marzo, saranno proiettati il reportage di Gloria De Antoni  Ritorno al Tagliamento, con Franco Interlenghi e Antonella Lualdi sul set di Addio alle armi di Hemingway (2006); Io, Primo Carnera (2006) di Flaminia Cardini e Manuela Vigorita, realizzato per il centenario della nascita del campione di Sequals; L’amor… une volte (2006) di Michele Federico, esperienze d’amore di un tempo raccontate in una serie di interviste dagli stessi protagonisti; e Nufcent: Videosclesis dal Friûl (2005-2006) di Dorino Minigutti, la storia del Novecento friulano attraverso le immagini con l’accostamento di musica e materiali d’archivio, con testi in friulano di Paolo Patui.
Per informazioni: tel. 0432 980458; cdf@cinetecadelfriuli.org