GEMONA- Volantino opposizione, interviene Marini

“Non sono solito commentare le forme di espressione dei partiti, anche quando mi sono avverse. Ritengo che in democrazia la gente abbia il diritto di sentire più opinioni. Ma quando si tratta di palesi falsità, mi corre l’obbligo di fare delle precisazioni”. Così il sindaco Gabriele Marini, a proposito di un volantino che nei giorni scorsi è stato distribuito in città dal gruppo consigliare di “Intesa per Gemona”. “Alla recente pseudo manifestazione della sinistra in piazza del Ferro – dice Marini – non ho visto nessuno – Però mi è capitato per le mani il loro volantino: un concentrato di bugie alle quali non posso non replicare. Innanzitutto sul Castello. Dicono di avere sbloccato la situazione con la raccolta di firme del 2004. Non è vero! Il progetto esecutivo era pronto già nel 1999. Mancava l’approvazione della Soprintendenza e questa è arrivata nel 2005 grazie all’interessamento del presidente della Regione, Riccardo Illy. “Intesa per Gemona” non c’entra niente. Poi, nel corso del 2006, tramite il Provveditorato alle opere pubbliche (e su intervento stavolta del senatore Giovanni Collino) ci è stato attribuito un ulteriore finanziamento statale di un milione di euro per i lavori del sesto lotto, mentre nella Finanziaria 2007 (grazie al consigliere Virgilio Disetti) la Regione ci concede un contributo decennale di due milioni di euro”. “Altre bugie – prosegue il sindaco – il gruppo di “Intesa per Gemona” continua a dirle a proposito della terza cinta muraria. Già il maldestro intervento di un suo rappresentante ha causato un ritardo di sei mesi nei lavori di realizzazione del “percorso vita” e del nuovo parcheggio del Distretto sanitario di piazzetta “Baldissera”. Ora mi tocca qui ribadire che nessuna ruspa ha rovinato la nostra cinta muraria. Gli interventi in oggetto hanno interessato i terrazzamenti e sono andati a lambire una scala di pietra che verrà rifatta tale e quale ed anzi migliorata. Anche in questo caso “Intesa per Gemona” non c’entra”. “La terza falsità – sottolinea Marini – riguarda la vendita dell’ex ricovero di via Altaneto, bloccata (secondo i fantasiosi amici di “Intesa”) dalla Soprintendenza. Quest’ultima ha semplicemente ribadito l’interesse storico ed archeologico dell’area, cosa che peraltro era già statuita dal Piano particolareggiato del Centro storico”. Infine il primo cittadino fa riferimento alla polemica sull’auditorium di San Giovanni. “E’ una litania che ha stufato – dichiara – E anche l’ordine del giorno del consiglio regionale cui “Intesa” fa riferimento è sbagliato, poiché parla di un contributo complessivo di un milione e 626mila euro che il nostro Comune avrebbe ricevuto, mentre in realtà questo ammonta a un milione e 213 mila euro. Mancano pertanto all’appello ben 400mila euro, soldi che erano stati garantiti dal comitato per l’Amalteo tramite sponsor e che in concreto nessuno ha visto. Da qui la modifica di destinazione dell’area, dovuta peraltro anche a problematiche legate alla viabilità”.