ZONCOLAN: Giro d’Italia di ciclismo 2003, si può fare

La Carnia potrebbe ospitare una delle tappe più attese del Giro d’Italia di ciclismo 2003. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma la presenza ieri sul Monte Zoncolan di Carmine Castellano, direttore della manifestazione rosa e responsabile sportivo del Gruppo Rcs, accompagnato dal responsabile degli arrivi Alberto Della Torre, inducono a ritenere che le possibilità siano alte, molto alte. Accompagnati da Enzo Cainero, Castellano e Della Torre hanno percorso il tratto che da Ovaro porta allo Zoncolan, una salita terribile: negli ultimi 8.8 km. la pendenza media è del 14.9%, con punte del 20.3%! Inutile aggiungere che qui, su un’ascesa considerata fra le più dure d’Europa, potrebbe decidersi il Giro. L’impressione generale è stata decisamente buona: certo, le gallerie dovranno essere illuminate e le strade asfaltate, ma la cosa si può fare. L’arrivo, comunque, non sarebbe posto in cima alla salita (lo spazio non lo permette), ma qualche chilometro più in basso, nel grande parcheggio alla partenza della funivia. Nelle intenzioni degli organizzatori, la tappa dovrebbe partire nel pordenonese: “Ho proposto tre soluzioni e abbiamo visionato altre salite della zona- dice Cainero, accompagnato nell’occasione dai sindaci di Ovaro, Lino Not, e di Ravascletto, Ermes De Crignis- Ho posto un’unica condizione, il nostro disinteresse per una frazione di trasferimento e mi sembra che non sia questo il caso. Le possibilità che la tappa arrivi in Carnia? Per scaramanzia, dico il 51%”. Tre le fasi previste: una prima verifica globale tecnica a settembre alla presenza di Della Torre; in caso di risposta affermativa, definizione della struttura a ottobre; annuncio ufficiale a novembre. La richiesta di Rcs-Gazzetta dello Sport sono chiare: vogliono la costituzione di un Comitato Tappa, che diventi il loro punto di riferimento e si assuma le responsabilità organizzative e finanziarie. Il Comitato dovrà essere composto da Regione (ieri l’assessore Luca Ciriani era assente per impegni già assunti in precedenza, ma è uno dei promotori dell’iniziativa), Provincia, Comuni di Ovaro, Ravascletto e Sutrio, Aiat. “Il mio obiettivo, se il progetto andrà in porto, sarà creare un’operazione simile alla Settimana Tricolore dell’anno passato e alle Universiadi- dice Cainero-. Mi riferisco ad una struttura composta da sponsor privati e da enti pubblici, una collaborazione che ha dimostrato di funzionare perfettamente”. L’arrivo di una tappa del Giro d’Italia, che nonostante le vicende doping degli ultimi anni resta un evento importantissimo anche in ambito extrasportivo, regalerebbe all’Alto Friuli una visibilità enorme, perché sarebbero previste ben tre ore di diretta Rai, senza dimenticare l’attenzione offerta dagli altri mass-media in Italia come all’estero (anche Eurosport regala grande spazio alla gara). “Aggiungo che ci sarebbe la possibilità di pubblicizzare tutte le strutture pubbliche del territorio- aggiunge Cainero-. Se tutto andrà come spero, potremo ben dire di aver fatto un grande colpaccio”. (di
Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)