REGIONE: Sciopero, per la Cgil raggiunti i numeri del 16 aprile
«La partecipazione allo sciopero generale di oggi è la migliore risposta a chi dice che la Cgil è isolata». Paolo Pupulin, segretario generale della Cgil del Friuli-Venezia Giulia, commenta soddisfatto i dati sulle adesioni nei vari settori. Adesioni che ricalcano quelle del 16 aprile, quando lo sciopero venne proclamato unitariamente da Cgil, Cisl e Uil.
Le percentuali più alte, comè consuetidine, si registrano nel settore industriale, a partire dalla Zanussi-Electrolux, con un 90% complessivo e gli impianti praticamente fermi, e dalla Fincantieri di Monfalcone, dove ha incrociato le braccia il 95% degli operai. Dati analoghi alla Savio e alla Seleco di Pordenone, ma in alcune grandi fabbriche della regione, come la Caffaro di Torviscosa o la San Marco di Pordenone, si sono toccate punte del 100%. Concentrandosi sul settore metalmeccanico, dove lo sciopero è di 8 ore, nelle aziende medio-grandi la partecipazione complessiva è stata attorno all80%. Alle Ferriere Nord di Osoppo, lazienda del presidente regionale degli Industriali Andrea Pittini, lo sciopero ha bloccato lattività dei due laminatoi. Nel settore legno e nelledilizia, invece, la media va dal 60 al 70%, sempre nelle realtà di medio-grandi dimensioni.
Più variegato il panorama del pubblico impiego, dove lo sciopero è pienamente riuscito negli enti locali (65%), nello Stato e nel parastato (oltre il 50%), mentre la sanità, date le croniche carenze di personale, sconta lobbligo di garantire i servizi minimi.
«Sapevamo – commenta Pupulin – di essere il principale punto di riferimento per i lavoratori, perché siamo rimasti fedeli allimpegno che ad aprile avevamo assunto nei loro confronti. Forti di questo consenso, in autunno proseguiremo la nostra battaglia contro la modifica dellarticolo 18, contro la decontribuzione per i neoassunti, contro una riforma fiscale che premierebbe i ricchi e ridurrebbe drasticamente le tutele e le garanzie dello stato sociale. Sarà unazione ad grande respiro, con scioperi, manifestazioni e altre iniziative: una raccolte di firme per un referendum contro la legge delega sul lavoro, se verrà approvata, e unaltra per una legge di iniziativa popolare sullestensione dei diritti ai lavoratori atipici».
Il tempo, sostiene Pupulin, darà ragione alla Cgil, «perché in autunno esploderanno tutte le contraddizioni del Governo, con una nuova Finanziaria che offrirà poco e niente ai lavoratori e ai pensionati». Assolutamente insufficienti inoltre, secondo il segretario regionale della Cgil, i 700 milioni di euro che in base allaccordo discusso con Cisl e Uil saranno stanziati per la dicoccupazione.
Pupulin stasera parteciperà alla manifestazione della Cgil di Trieste, che inizierà alle 18 in piazza della Borsa e vedrà il comizio del segretario provinciale Waldi Catalano. Altro appuntamento in programma quello di Udine, alle 15 davanti alla sede degli Industriali, dove parlerà Ruben Colussi della segreteria regionale, alla presenza di Natalino Giacomini ed Ezio Medeot, segretari delle Camere del Lavoro di Udine e dellAlto Friuli. Si sono già svolti in mattinata invece, con una nutrita partecipazione, i presidi sindacali di Pordenone e Gorizia, che hanno visto gli interventi dei due segretari provinciali della Cgil Mauro Cignola e Roberto Massera. Da rimarcare infine il telegramma di solidarietà pervenuto alla Cgil regionale dal presidente dello Zss, il principale sindacato sloveno.
