UDINESE: Sensini, il ritorno di un vecchio amico

ono passati quasi nove anni da quel novembre ’93, quando Nestor Roberto Sensini venne ceduto al Parma. Si pensava che la splendida storia bianconera dell’argentino, cominciata nell’89 quando arrivò in compagnia di Abel Balbo, sarebbe finita lì ed invece eccolo di nuovo al “Friuli”, sempre sereno e sorridente, anche se con qualche ruga in più e qualche capello in meno. Sensini, trentasei primavere a ottobre, è stato chiamato per garantire la giusta dose di esperienza ad una squadra composta da giovani, soprattutto stranieri, ancora impreparati a vivere l’avventura della massima serie italiana. Sensini arriva al primo giorno di allenamento in compagnia di Bertotto, che aveva conosciuto giovanissimo seppur solo per qualche mese. Saluta i vecchi amici e la sensazione di aver ritrovato un amico è palpabile in chi ha sempre ammirato la serietà e la bravura del giocatore. Poi Nestor spiega il perché del suo ritorno a Udine.
“Ho parlato con Pozzo, lui voleva sapere se ero disposto a tornare in Friuli ed io ci ho messo poco a rispondere affermativamente. Rientrare da queste parti è splendido, anche perché in questi ultimi anni la società bianconera ha dimostrato di sapere fare grandi cose, ottenendo risultati straordinari”.
Quanto può ancora dare Sensini a questa squadra?
“Credo e spero tanto, nel senso che se mi hanno cercato, evidentemente credono in me. Io ho accettato questa grande responsabilità solo perché sono convinto di poter fare ancora bene, altrimenti avrei declinato l’invito. Sono del parere che quando una persona accetta una proposta così allettante, deve essere sicuro di mantenere quanto promesso. E io lo sono”.
Dopo molti anni non farai più le Coppe Europee. Ti mancheranno?
“Nel calcio ci sono altre cose importanti, si possono raccogliere soddisfazioni anche giocando solamente nei tornei nazionali. L’obiettivo dell’Udinese è di fare un buon campionato ed andare più avanti possibile in Coppa Italia; gli stimoli, quindi, non mancheranno”.
In questi giorni si parla molto di possibili nuovi acquisti, dal tedesco Jancker alla “fantasia” Riquelme, tuo connazionale.
Cosa potrebbero dare in più l’eventuale arrivo di giocatori di questo calibro?
“Premetto di avere dei dubbi sul fatto che il Barcellona rinunci ad un talento come Riquelme. Se arrivasse? E chi non vorrebbe averlo come compagno di squadra?”. (di Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)