GEMONA: Il sindaco Disetti al cantiere della Chiesa di Madonna delle Grazie
E un cantiere importante e delicato, non solo perché situato nel cuore del Centro Storico di Gemona, in unarea, quindi, strategica per la nostra Città, ma anche perché sistema unarea, per molto tempo abbandonata e in semidegrado, unica evidente testimonianza documentale dellavvenuto terremoto, dove sorgeva la Chiesa di Madonna delle Grazie molto cara ai Gemonesi ed è per questo che lo seguiamo con particolare attenzione il Sindaco di Gemona Virgilio Disetti spiega così la sua presenza nel cantiere, accompagnato dal progettista architetto Gianpaolo Della Marina e dal geom. Sebastiano Sanna presidente dellEDILCOOP Friuli limpresa gemonese che si è aggiudicata i lavori. Un intervento di quasi 350.000 che prevede la sistemazione a rudere del complesso edilizio residuo (scalinata monumentale, il portale quattrocentesco incastronato in un brano di muratura della facciata, traccia della muratura perimetrale, la balaustra ed un insieme di conci) con il recupero e il consolidamento di tutti gli elementi architettonici superstiti, il rifacimento di quelli mancanti, e lutilizzo del luogo come parco storico urbano. E un tassello importante continua il Sindaco Disetti che, man mano che i lavori procedono, ci conferma la positività di questa scelta che, una volta conclusi i lavori, sarà senzaltro unoccasione ulteriore per rafforzare lattenzione e linteresse nei confronti del nostro Centro Storico, oltre che mantenere viva la memoria per un simbolo importante per la storia della nostra Città. I lavori fortunatamente stanno procedendo speditamente. Gli importanti ritrovamenti emersi con i lavori di sbancamento, che si pensavano irrimediabilmente perduti (le murature delimitanti il lato est dellaula della Chiesa e del Presbiterio e i basamenti degli altari) se da un lato hanno, ovviamente, rallentato landamento delle opere, così come erano previste in sede di contratto, dallaltro stanno qualificando spiega ancora il Sindaco di Gemona notevolmente lintervento e saranno in grado di conferire allinsieme unambientazione di grande impatto emozionale, riproponendo luoghi e reperti che pensavamo completamente persi anche dalla nostra memoria. I lacerti di muratura, delle pavimentazioni e i brani degli altari originali, riemersi dal cumulo di detriti che li nascondevano, ricostituiscono, seppure in fieri, lambiente e sono memoria sia di quello che cera prima del terremoto sia della distruzione subita a causa di quel terribile evento. Ho voluto, visitando il cantiere, rendermi conto personalmente delle problematiche che lavori di questo tipo comportano e sono rimasto soddisfatto dellandamento dei lavori, di quanto è emerso, di come viene valorizzato e tutelato, delle opere e delle lavorazioni in corso. Il direttore dei lavori e il Presidente dellEdilcoop Friuli mi hanno illustrato continua ancora il Sindaco Disetti gli interventi che si stanno eseguendo, rispettando i dettati del restauro architettonico per la conservazione di quanto emerso e per la ricollocazione per anastilosi degli elementi architettonici. Nei prossimi giorni, inoltre, mi è stato assicurato che verrà risolto il problema dello spostamento delle condotte della fognatura che attraversa la zona presbiteriale, in modo da poter procedere ai lavori di restauro dei brani di muratura emersi anche in quella zona. Con questo intervento conclude Disetti non solo vogliamo valorizzare queste importanti preesistenze architettoniche, ma, una volta completato, il luogo rimarrà, anche per i gemonesi che il terremoto non lhanno vissuto e le future generazioni, un importante ed unico luogo di memoria di quanto è avvenuto in Friuli il 6 maggio 1976.
