GEMONA- Il convegno di Coldiretti

Negozi di prossimità come quelli di quartiere, negozi di specialità o ambulanti nei mercati rionali: assumendo queste caratteristiche e dando servizi aggiuntivi al consumatore i piccoli produttori possono sfidare la GDO. Gli ingredienti per creare una soluzione innovativa, secondo Mario Gregori, docente di marketing dei prodotti agroalimentari dell’Università degli Studi di Udine, provengono dalla combinazione dei vantaggi commerciali della catena corta con l’immagine positiva del produttore che deve imparare a fidelizzare il cliente anche puntando sul legame personalità-prodotto. È quanto emerso nel corso del convegno tecnico “La vendita diretta dei prodotti agricoli. Strumento tradizionale ed innovativo per una nuova commercializzazione”, organizzato dalla Coldiretti di Udine nella sala consiliare di Palazzo Botton a Gemona del Friuli in occasione della manifestazione “Gemona, formaggio e…dintorni”.

Per i produttori agricoli, insomma, si tratta di apprendere un nuovo mestiere, quello dell’imprenditore, di rimettersi in gioco e trovare risposte innovative alle sfide del mercato. La competizione per sopravvivere nel contesto della grande distribuzione organizzata, e più in generale, nell’evoluzione dei consumi della vita moderna, può essere vinta. È necessario però trovare strade alternative, puntare sui prodotti di alta qualità, sviluppare nuove strategie di marketing nella vendita diretta. Un esempio di come si possa riuscire a fare tutto questo viene dalla latteria sociale turnaria di Castions di Strada, come ha spiegato il socio Paolo Candotto. La differenziazione della produzione, lo studio di tipologie diversificate di formaggi freschi, il potenziamento della rete di vendita presso i soci e infine l’apertura nel 2001 di uno spaccio nella latteria rappresentano un progetto di ammodernamento che sta dando i suoi frutti. “L’innovazione – ha spiegato Candotto – sta nel fatto che questa forma organizzativa mantiene la struttura della latteria turnaria e permette nel contempo la vendita diretta di una parte dei prodotti dei soci. La sinergia tra le diverse realtà imprenditoriali del territorio ci ha permesso, non senza continue difficoltà, di dare un sostegno ai soci che non avevano la possibilità di fare vendita diretta”.

“La GDO ha fatto proprie molte attenzioni del piccolo negozio per migliorare le offerte alla clientela – ha spiegato Gregori, -. Alcune alternative alla GDO però esistono ancora e sono questi gli spazi che gli agricoltori devono fare propri per poter continuare a commercializzare i loro prodotti”. Il convegno è stato introdotto dai saluti del sindaco di Gemona Gabriele Marini e da Marco Anzilutti, presidente della Consulta di zona Coldiretti di Gemona, che ha sottolineato come la vendita diretta sia uno dei pochi ultimi appigli, in particolar modo nel caso delle aziende zootecniche, per restare competitivi e produrre reddito. Le conclusioni del convegno sono state affidate al direttore della Coldiretti provinciale Mauro Donda che ha ricordato come si possano soddisfare le esigenze dei consumatori che chiedono prodotti salubri e legati al territorio in spazi di mercato paralleli alla grande distribuzione, anche portando avanti la battaglia intrapresa da Coldiretti per l’obbligo di riportare in etichetta l’origine dei prodotti. Al convegno, cui è intervenuto anche Loris Zanello portando la testimonianza dell’attività svolta nella latteria turnaria di Brazzacco, erano presenti tra gli altri Virgilio Disetti, già sindaco di Gemona, Sandra Signor, responsabile provinciale del Cifem, Ivano Mondini presidente del Club 3P.