PROVINCIA- Le opinioni di Tondo e Lenna (Forza Italia)
Sull’argomento più caldo delle ultime settimane, la Provincia dell’Alto Friuli, intervengono i due principali esponenti locali di Forza Italia, ovvero Renzo Tondo, che ha da poco assunto un incarico a livello nazionale, e l’on. Vanni Lenna, candidato al ruolo di coordinatore regionale del partito. Entrambi manifestano molte perplessità sull’istituzione del nuovo ente, anche se, come spiega Lenna, Fi dell’Alto Friuli non ha ancora assunto una posizione ufficiale: “Personalmente ho molti dubbi, a partire dall’entità geografica della Provincia, considerando l’atteggiamento del Gemonese e, in qualche misura, di Val Canale e Canal del Ferro. Inoltre ho difficoltà a pensare ad un ente snello e pratico; mi riesce più facile immaginare l’ennesimo carrozzone che continua a moltiplicare posti e poltrone, senza dare risposte dirette al territorio”. Lenna spiega che i Comprensori Montani bastano e avanzano: “Così come sono stati previsti dalla legge, hanno deleghe molto superiori rispetto a quelle della Provincia, quindi potrebbero essere ulteriormente potenziati dando loro una capacità operativa molto forte”.
“Non ho la posizione che esprime con molta sicurezza la Chiesa locale sul fatto che la Provincia montana sia un dono di Dio, una salvezza per la Carnia- dice invece Tondo- Rispetto le opinioni di chi ritiene che questa sia una mossa vincente, ma aspettarsi grandi cose dalla Provincia di Tolmezzo, che poi alla fine sarà proprio solo di Tolmezzo perché abbiamo già visto che Gemonese e Tarvisiano non sono d’accordo, significa gettare fumo negli occhi. I problemi sono strutturali e non istutuzionali”. Tondo indica allora la sua ricetta per la crescita e lo sviluppo dell’Alto Friuli: “I problemi della Carnia si risolvono, come ho fatto io, portando 200 posti di lavoro ad Ampezzo con la De Longhi, oppure, sempre su mia iniziativa, elargendo contributi ai piccoli esercizi commerciali della montagna. Non dimentichiamo- aggiunge l’ex presidente della Regione- la creazione del Centro di Innovazione Tecnologica di Amaro, con il suo bagaglio di know how e conoscenza. Aggiungo la necessità di affrontare la precaria situazione della viabilità e di mantenere una sanità che funziona”. Situazioni che secondo Tondo l’eventuale nuova Provincia non sarebbe in grado di affrontare pienamente: “Pensare e dire che il nuovo ente potrebbe essere la risoluzione dei mali della Carnia, mi sembra un tentativo un po’ maldestro di spostare il problema dai fatti concreti a quelli istituzionali- spiega- In ogni caso, pur non essendo mai riuscito ad innamorarmi di questa battaglia, riconoscono che chi la sta facendo ne ha piena legittimità”.
