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Paluzza e Sutrio guardano al futuro: presentato il Masterplan per attrarre nuovi residenti

Davanti a una platea numerosa di imprenditori dei due borghi, è stato presentato a Sutrio il Masterplan per l’Attrattività e lo Sviluppo di Paluzza e Sutrio, il documento strategico elaborato con il supporto di T&B Associati (Trieste) che punta a disegnare una visione comune per contrastare lo spopolamento, rafforzare la residenzialità e sostenere il tessuto produttivo locale.

L’incontro si è aperto con i dati emersi dall’analisi territoriale: una presenza diffusa di microimprese radicate nei borghi, un forte patrimonio artigiano, una comunità produttiva resiliente ma allo stesso tempo segnata dal calo demografico e da un crescente squilibrio generazionale. Numeri che, pur confermando la vitalità del territorio, evidenziano la necessità di nuove politiche capaci di trattenere giovani e lavoratori e attrarre nuove famiglie.

Il messaggio condiviso durante la serata è stato netto: invertire la rotta dello spopolamento puntando su due direttrici complementari: sostenere chi vive già qui e richiamare nuovi residenti e lavoratori.
“L’amministrazione da sola non può risolvere ogni problema – ha sottolineato il sindaco di Paluzza, Luca Scrignaro – Serve un sistema condiviso tra imprese, scuole, cittadini e istituzioni: solo così possiamo trattenere giovani e lavoratori e rendere il territorio attrattivo”.

Sulla stessa linea il sindaco di Sutrio, Manlio Mattia: “Oggi è indispensabile una collaborazione reale tra amministrazione, imprese e comunità per offrire opportunità ai giovani e far crescere il territorio”.

Cuore della serata, la presentazione delle due proposte strategiche del Masterplan, sottoposte a confronto diretto con le imprese presenti.

1.Identità & Attrattività

Rafforzare ciò che rende unici Paluzza e Sutrio, rendendo i borghi riconoscibili e desiderabili. Tra le ipotesi illustrate: la nascita di un Distretto intercomunale del Commercio, il progetto di marketing territoriale “La Gerla di Paluzza” ( simbolico oggetto tradizionale che racchiude in sé molteplici significati  legati alla storia e all’economia del territorio: essendo realizzata con legno e rami intrecciati, è parte integrante della filiera bosco-legno, elemento strategico dell’economia locale e rappresenta la capacità del territorio di trasformare le risorse naturali in cultura e impresa, unendo passato e futuro in un’identità collettiva forte e riconoscibile),  il rafforzamento del racconto identitario dei borghi, la valorizzazione della filiera del legno e dei saperi locali e artigiani. “Se il territorio è attrattivo – è emerso dal dibattito – arrivano persone e investimenti”.

2. Servizi e spazi per vivere e lavorare

Rigenerare aree e immobili per offrire nuove opportunità abitative e spazi moderni a imprese e professionisti: alloggi accessibili, soluzioni di social housing, coworking, spazi per giovani imprenditori. Proprio la scarsità di alloggi e servizi adeguati è stata indicata dagli imprenditori come uno dei limiti principali alla competitività del territorio e alla capacità di attrarre personale.

La serata è diventata anche un momento di confronto aperto tra amministratori, imprese e cittadini. Molti interventi hanno evidenziato l’esigenza di un sistema stabile di collaborazione, dove ciascuno – imprese, scuole, associazioni, amministrazioni – contribuisca alla tenuta sociale ed economica della valle.

Un ruolo speciale è stato attribuito ai modelli cooperativi, con l’esempio della SECAB citato come caso virtuoso. “La cooperazione genera benefici tangibili per la comunità – ha ricordato il presidente –: dalla riduzione dei costi energetici al sostegno alle realtà sportive e culturali”. Un modello che, secondo molti, potrebbe essere replicato in ulteriori ambiti.

Il dibattito ha messo in luce priorità condivise: più servizi, più spazi, più opportunità per trattenere i lavoratori, coinvolgere i giovani e favorire nuove residenze. È emerso con chiarezza che il Masterplan (la cui realizzazione rientra negli interventi previsti nel Bando Borghi PNRR “Il Bosco nel Borgo-Il Borgo nel Bosco”, un progetto di rigenerazione culturale e sociale che racconta il valore culturale e identitario del legno, portato avanti dai Comuni di Sutrio e Paluzza) non è un documento da chiudere in un cassetto, ma l’avvio di un percorso partecipativo per costruire un futuro più dinamico e sostenibile per Paluzza e Sutrio.

Nelle prossime settimane il documento sarà discusso con cittadini, imprese e istituzioni per definire le priorità operative e avviare le prime azioni già dall’inizio del nuovo anno. Un passo concreto per trasformare visione e collaborazione in risultati.