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VIDEO – In mostra l’architettura del Novecento a Gemona e nella Pedemontana friulana

“La mostra ‘Architettura del Novecento a Gemona e nella Pedemontana friulana’ è un’occasione importante per tributare il grande valore architettonico che questo territorio ha ricevuto subito dopo il sisma del 1976”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, intervenendo alla presentazione che si è svolta a Palazzo Fantoni di Gemona, dove l’11 dicembre aprirà l’esposizione.
Si tratta di una mostra promossa dal Comune di Gemona con la Famiglia Fantoni, sostenuta dalla Regione e dalla Fondazione Friuli, con la collaborazione dell’Università di Udine e dell’Università della terza età, e rientra nel percorso verso il cinquantesimo anniversario del sisma del 1976.
“All’epoca – ha aggiunto Zilli – non ci si limitò a ricostruire com’era e dov’era: si introdussero modelli innovativi, allora in alcuni casi poco compresi, che proiettarono Gemona e la Pedemontana nel futuro attraverso una pagina di grande maestosità, che gli architetti di allora vollero consegnare a una città ferita. Quel messaggio di grande valore, come spesso accade, è stato compreso nel tempo, e per questo va un grazie sincero a tutti coloro che hanno creduto a questo progetto.
Un’esposizione che, a cinquant’anni dal terremoto, ci consente di consegnare un messaggio di concretezza e di futuro ai nostri figli, ai giovani e ai turisti che vivranno il Friuli nei prossimi mesi. La Regione è al fianco di iniziative che valorizzano i territori e approfondiscono le loro radici culturali, storiche e architettoniche” ha concluso Zilli.
La mostra ricostruisce il contesto che portò alla svolta architettonica del dopoterremoto con un’attenzione particolare anche a ciò che c’era prima della catastrofe del sisma, utile per comprendere fino in fondo la realtà dei luoghi raccontanti attraverso le immagini della mostra.
L’esposizione – curata da Diana Barillari e Pietro Valle, con un catalogo edito da Forum – documenta architetture pubbliche, scolastiche e industriali del doposisma, da Palazzo Scarpa Fantoni agli edifici progettati da De Carlo, Zanuso, Gino Valle, Mangiarotti e Mattioni.
Sono previste conferenze, visite guidate e l’installazione di targhe sugli edifici più rappresentativi.