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La ricercatrice carnica Chiara Anzolini tra i dieci vincitori del Premio Italia Giovane 2025

Arriva da Tolmezzo una delle giovani eccellenze italiane premiate quest’anno dal Premio Italia Giovane, il riconoscimento nazionale che valorizza eccellenze under 35 distinte per merito, innovazione e impegno civile. Chiara Anzolini, 35 anni, ricercatrice e docente dell’Università di Padova, è stata selezionata tra oltre 240 candidature come una dei dieci vincitori dell’edizione 2025.

La cerimonia si è svolta il 25 novembre negli spazi della storica Villa Blanc, sede della LUISS Business School a Roma. Il Premio Italia Giovane, ideato da Franco Frattini e giunto alla dodicesima edizione, ha ricevuto negli anni la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica ed è patrocinato da Camera dei Deputati, Senato della Repubblica e Agenzia Italiana per la Gioventù. Il Comitato d’Onore del Premio seleziona ogni anno giovani capaci di generare impatti positivi nel Paese, premiando percorsi che uniscono qualità scientifica, responsabilità e visione.

Nata a Tolmezzo nel 1990, dopo la laurea e il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Padova, Chiara Anzolini ha svolto un post-dottorato in Canada dedicato allo studio dei diamanti super-profondi, con risultati pubblicati su riviste di prestigio internazionale, tra cui Nature e PNAS. Per le sue ricerche ha ricevuto premi dell’Accademia dei Lincei e della Presidenza della Repubblica, della European Mineralogical Union e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, nonché il Seal of Excellence della Commissione Europea.

Accanto all’attività scientifica, Anzolini ha scelto di dedicarsi anche alla comunicazione della scienza, conseguendo il Master “Franco Prattico” alla SISSA di Trieste. Oggi lavora per il National Biodiversity Future Center, sviluppando progetti innovativi – dai fumetti ai podcast – per avvicinare cittadini e istituzioni ai temi della biodiversità. Nel 2025 ha ottenuto anche il secondo posto al Premio Nazionale GiovedìScienza, dedicato ai giovani ricercatori più capaci di coniugare rigore scientifico e capacità comunicativa.

Il Comitato del Premio Italia Giovane ha riconosciuto “l’eccellenza dei risultati scientifici unita a un forte impegno nel rendere la scienza accessibile e rilevante per la società”, sottolineando il valore del suo lavoro interdisciplinare per portare la conoscenza scientifica fuori dai laboratori e dentro la quotidianità delle persone.