Ferriere Nord, 450 operai in cassa integrazione dopo l’incendio di Osoppo
Da oggi e fino al 30 novembre, 450 lavoratori delle Ferriere Nord saranno collocati in cassa integrazione ordinaria a seguito dell’incendio del 29 ottobre nella sala trasformatore dello stabilimento di Osoppo. La misura, adottata in via cautelativa, riguarda potenzialmente tutte le sezioni produttive, compresi gli impianti di Gemona, anche se le modalità applicative restano da definire.
Con i sindacati è previsto un incontro nei prossimi giorni. Ad essere coinvolti circa 215 nell’acciaieria, 120 nel laminatoio e altrettanti nella metallurgica, dove tuttavia l’impatto sarà minore.
La richiesta di cassa è valida almeno fino al 30 novembre, ma è prorogabile. Per i lavoratori la riduzione del reddito potrebbe essere limitata al 10-15%, perché l’azienda sta valutando di impiegarne una parte in attività di manutenzione o supporto. La speranza è di ripartire “velocemente ed in sicurezza nelle varie divisioni garantendo produzione e retribuzione”.
In una nota ufficiale, il gruppo ha confermato l’avvio della procedura di Cigo e l’attivazione di un piano per riavviare gli impianti nel più breve tempo possibile, assicurando che “la priorità resta la tutela delle persone e la salvaguardia dei posti di lavoro”.
L’incendio, fortunatamente senza feriti, ha richiesto ore di lavoro ai vigili del fuoco, con l’intervento del Nucleo Sapr con droni termici e del Nucleo Nbcr regionale per la verifica di sicurezza.
