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Gemona, nuovo schianto all’incrocio “maledetto” di via Cavazzo

Non c’è pace per i residenti di via Cavazzo, a Gemona del Friuli. L’incrocio con via Majano e via Comugne, da tempo considerato uno dei punti più pericolosi del paese, è tornato nuovamente al centro delle cronache per un altro incidente, l’ennesimo di una lunga serie che preoccupa chi abita nella zona.

L’ultimo episodio risale a sabato 11 ottobre, quando due auto si sono schiantate, per cause in corso d’accertamento, con una delle due vetture che dopo aver perso il controllo all’altezza dell’intersezione, finendo nel giardino privato di una abitazione e ha abbattuto una catasta di legna appartenente a uno dei residenti oltre ad un palo della luce.

 Fortunatamente non si sarebbero registrati feriti gravi ma solo danni materiali: quattro le persone coinvolte, tre sul SUV e una sulla Opel. Trasportate in ospedale per controlli tre persone, residenti nel tolmezzino. Sul posto la squadra dei vigili del fuoco di Gemona del Friuli, le ambulanze inviate dalla SORES e i carabinieri di Tolmezzo. Resta però la paura di chi vive ogni giorno in prossimità di un incrocio dove gli scontri sono ormai diventati una costante.

«Ogni pochi mesi succede qualcosa – raccontano i residenti –. È un tratto pericoloso, dove molti arrivano troppo veloci. Chiediamo che si intervenga con sensi unici o altre soluzioni prima che qualcuno si faccia davvero male».

Le richieste della cittadinanza non sono nuove. L’area era già balzata agli onori della cronaca nell’aprile del 2024, quando un ciclista di 53 anni era stato investito da un’auto mentre percorreva via Cavazzo, intorno alle 14.40. In quell’occasione le sue condizioni erano apparse subito gravi: l’uomo era stato elitrasportato in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, con traumi al torace e alla testa, e la prognosi era rimasta riservata per diversi giorni.

Sul posto erano intervenuti, allora come oggi, i carabinieri della Compagnia di Tolmezzo per effettuare tutti i rilievi e ricostruire la dinamica dell’incidente.

Nonostante i numerosi appelli, però, nessun intervento strutturale è ancora stato realizzato. La segnaletica presente risulta insufficiente e la visibilità ridotta, soprattutto per chi proviene da via Cavazzo. I residenti, esasperati, hanno più volte chiesto l’installazione di nuovi limiti di velocità, sensi unici alternati o dissuasori, ma le loro segnalazioni non hanno ancora portato a risultati concreti.

Dopo l’ennesimo episodio di questi giorni, la comunità locale torna quindi a chiedere misure urgenti per la sicurezza stradale, prima che quell’incrocio diventi teatro di tragedie ancora più gravi.