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Via libera al piano industriale del Cosef, oltre 63 milioni di investimento tra il 2026 e il 2028

L’assemblea consortile del Consorzio per lo sviluppo economico del Friuli ha approvato all’unanimità il Piano industriale 2026-2028.

Il presidente Marco Bruseschi e il direttore Roberto Tomè hanno illustrato ai soci del Cosef gli importanti investimenti programmati per il prossimo triennio, pari a complessivi 63,67 milioni di euro e gli obiettivi strategici per il prossimo triennio.

Gli interventi in opere di urbanizzazione ed infrastrutturazione programmati dal 2026 al 2028 sono pari a complessivi 63,7 milioni di euro,  di cui 34,5 milioni previsti per il 2026, 18,5 milioni previsti per il 2027 e 10,5 milioni previsti pe il 2028.

“Ogni area – sottolinea il direttore Tomè – sarà debitamente attenzionata e potenziata. Tra gli interventi più rilevanti previsti per il prossimo triennio spiccano il completamento dei lavori del centro direzionale a servizio della ZIU, un nuovo scalo ferroviario locale, con viabilità di servizio, sempre nella ZIU. Nella ZIAC, i due interventi principali riguardano i lavori di infrastrutturazione dell’area ex Eurofer e il risanamento di via Fermi. Passando alla ZIAF, invece, saranno realizzate due rotatorie: la prima tra via delle Ferriere e la SR 463, la seconda ad intersezione tra il casello autostradale e la SP 49. Nella ZIC, di particolare rilievo sarà la costruzione di un parcheggio attrezzato”.

“Il modello dell’Eco Industrial Park, proposto nel precedente piano industriale – afferma il presidente Bruseschi -, continua a rappresentare la nuova mission del Consorzio, con uno sguardo che va ben oltre il prossimo triennio. Si conferma, quindi, una la strategia di sostegno al tessuto produttivo, con l’obiettivo di rendere sempre più attrattivo il nostro territorio. Tali target sono formulati e condivisi con la Regione FVG, e con le più importanti istituzioni locali, tra le quali anche le associazioni imprenditoriali. Con tutti questi interlocutori, che ringrazio, la collaborazione è costante e proficua”.

Quali sono, dunque, gli aspetti chiave verso i quali sarà prevalentemente orientata l’attività consortile?

“In estrema sintesi – spiega Bruseschi –, tra i tanti, ne citerei cinque: fornire alle imprese e ai dipendenti servizi e welfare, ad esempio mense, asili nido, centri di medicina del lavoro con annesse palestre per riabilitazione e altri servizi, per creare un ambiente di lavoro sempre più appetibile; attrarre nuove imprese e investimenti; promuovere la sostenibilità energetica e ambientale, riducendo l’impatto e aumentando l’efficienza dei modelli produttivi; promuovere la collaborazione tra enti territoriali e soggetti privati, creando sinergie per lo sviluppo del territorio; favorire la reindustrializzazione e il recupero delle aree industriali dismesse, trasformandole in centri di produzione moderni e attrattivi”.

“La governance sarà improntata all’efficienza e alla creazione di valore aggiunto sostenibile, sia sotto il profilo ambientale che sociale. Gli interventi infrastrutturali principali – sottolinea il direttore Tomè – saranno quindi volti a potenziare la rete ferroviaria, in un’ottica di riduzione del trasporto su gomma, oltre che implementare la realizzazione di impianti fotovoltaici, sia a terra che su tetto, al fine di raggiungere un impatto positivo in termini di riduzione dei costi, oltre che di autosufficienza energetica. Intendiamo promuovere anche l’installazione di sistemi di accumulo a batteria (Bess), in un’ottica di gestione ottimizzata delle rinnovabili e di una maggiore resilienza delle infrastrutture. Tale investimento contribuirà a rafforzare la competitività e sostenere la transizione energetica regionale. Sul fronte, non meno importante, dei benefici di natura sociale, il completamento dei lavori del nuovo centro direzionale in ZIU servirà a fornire tutta una serie di servizi legati al welfare aziendale”.

Con l’intento di conferire una chiara identità alle aree industriali gestite dal Consorzio è stato avviato anche un progetto di marketing comunicativo denominato “Smart industrial areas”, che sarà implementato inizialmente nella ZIU. Il progetto prevede l’installazione di totem all’ingresso dell’area industriale, volti appunto a identificare la zona e le aziende insediate, le quali potranno replicare all’esterno dei propri stabilimenti tali installazioni. L’iniziativa prevede anche la posa in opera di display Led nelle aree, con la duplice finalità di offrire visibilità alle aziende e diffondere informazioni, dati o comunicazioni fruibili da tutta la comunità.

  SUPERFICIE IMPRESE INSEDIATE NUMERO OCCUPATI FATTURATO
ZIU Oltre 5,2 milioni di metri quadri 141 4738 2,87 mld €
ZIAF Oltre 3 milioni di metri quadri   45 2055 1,76 mld €
ZIAC Oltre 9 milioni di metri quadri   92 3410 3,36 mld €
ZIC Oltre 1 milione di metri quadri   34 1182 329 mln €
ZIMA 3 milioni di metri quadri 192 1300 420 mln €
ZIMET Oltre 1 milione di metri quadri    1   450 436 mln €
COSEF          (totali) Oltre 22 milioni di metri quadri 505 12725 9,17 mld €