Passo Monte Croce, Ortner: «L’ostinato No dell’opposizione al tunnel è ormai superato»
In riferimento all’articolo pubblicato ieri sul tema della viabilità per il Passo Monte Croce Carnico, riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Ingo Ortner, portavoce della Comunità dei sindaci della regione di Hermagor.
Gli esperti del Friuli Venezia Giulia e della Carinzia collaborano intensamente e con successo dal mese di aprile 2024, riferendo costantemente ai governi regionali di entrambe le parti. Inoltre, sono stati coinvolti diversi studi di ingegneria internazionale specializzati in strade e gallerie, che stanno considerando tutti gli aspetti (tecnica costruttiva, geologia, idrologia, sostenibilità economica, traffico, ecc.)
Sulla base di questi risultati, 28 sindaci della Carnia, Confindustria, la Camera di Commercio, il Governo regionale e il ministro Salvini hanno espresso un chiaro SÌ al tunnel di valico come soluzione idonea, sicura, duratura e orientata al futuro per collegare stabilmente le regioni.
Almeno in Friuli Venezia Giulia, dopo il SÌ al tunnel di valico (30 luglio 2025, Udine), l’ostinato attaccamento dell’opposizione a un tracciato alternativo altrettanto insicuro e, soprattutto, molto più difficile da finanziare per l’Italia, è definitivamente superato. I grandi sconfitti politici sono il PD (Massimo Mentil) e il Patto per l’Autonomia (Massimo Moretuzzo, Giulia Massolino). È inoltre evidente che vecchie reti di contatti verso la Carinzia e il Tirolo Orientale, utilizzate in particolare dal PD locale della valle del Bût, vengano ora sfruttate per ostacolare il buon lavoro avviato tra Italia e Austria.
Egregio consiliare regionale Mentil, si concentri sulla sua macelleria, su Timau e sul Friuli Venezia Giulia. I giovani, e con loro la maggioranza della popolazione in Carinzia, hanno bisogno del suo ostinato atteggiamento tanto poco quanto ne hanno i rappresentanti politici che contano in Carnia, a Trieste e a Roma. In Carinzia, così come in Friuli Venezia Giulia, la maggioranza della popolazione può contare sui sindaci, le parti sociali ed economici, il Governo regionale e il Ministero di Vienna.
INGO ORTNER
