80° Liberazione, dalla Regione 70.000 euro all’Associazione Partigiani Osoppo Friuli
“Il nostro territorio conosce bene la complessità della vicenda della Liberazione, dove il fronte, l’occupazione e il confine hanno inciso con particolare intensità sulle comunità. Ricordare oggi significa restituire spessore storico a quei fatti e, soprattutto, riconoscere il valore di una libertà conquistata insieme dalle formazioni partigiane e dalle Forze armate alleate, con il contributo della popolazione. Per questo la Regione sostiene il progetto ‘Alleati e partigiani per la liberazione del Friuli’ portato avanti all’Associazione Partigiani Osoppo Friuli di Udine”.
Lo afferma il vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera con cui viene concesso un finanziamento di 70mila euro all’Associazione Partigiani Osoppo Friuli, nell’ambito delle iniziative che celebrano l’ottantesimo anniversario della Liberazione.
“Con queste risorse – spiega Anzil – sarà allestita una mostra a Gemona del Friuli dal titolo ‘L’ultima battaglia’, riguardante lo scontro a fuoco che avvenne a Ospedaletto e Sella Sant’Agnese nel maggio del 1945, realizzata in collaborazione con il Comune e con gli istituti scolastici superiori del comune”.
“Saranno inoltre organizzate alcune iniziative di approfondimento su alcuni aspetti relativi alla guerra di Liberazione nonché alla presenza degli Alleati in Friuli Venezia Giulia. Inoltre – aggiunge il vicegovernatore – è previsto l’allestimento di una esposizione a Udine, dedicata al ruolo dell’aviazione nella Liberazione dal titolo ‘Ali per la libertà’ e rivolta in particolare al mondo della scuola”.
“Queste iniziative, che attraversano luoghi simbolo del nostro territorio come Gemona, Torviscosa, Pordenone, Tricesimo e Udine, restituiscono il Friuli come terra di frontiera vissuta allora in prima linea e terra di confine che oggi non è più barriera ma opportunità di incontro. Il confine, da linea che separa, diventa infatti spazio di relazione. Questo – conclude Anzil – è sicuramente uno dei messaggi più forti che questo progetto consegna alle nuove generazioni e ai nostri tempi”.
