Malore a Fusine, intervengono con il defibrillatore ma non c’è stato nulla da fare
Richiesta di soccorso domenica sera, 11 agosto, a Fusine, frazione di Tarvisio, dove un uomo residente in zona, Sergio Ceschia di 89 anni, è deceduto a seguito di un arresto cardiaco. Poco prima delle 22, la Sores ha attivato la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino, chiedendo a un soccorritore di raggiungere il luogo dell’emergenza con un defibrillatore semiautomatico (Dae), dopo l’allerta partita tramite l’applicazione Dae Fvg.
Sul posto è giunto anche un secondo soccorritore per dare supporto e proseguire le manovre di rianimazione fino all’arrivo dell’auto medica. Nonostante gli sforzi e l’intervento tempestivo, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
L’intervento si è concluso intorno alle 22.20. Non sono stati forniti ulteriori dati sulla vittima. Per il soccorso alpino si è trattato di un intervento anomalo in quanto è avvenuto nell’abitazione della persona colta da malore.
Il soccorritore del Cnsas intervenuto per primo è stato allertato in quanto iscritto all’app Dae Fvg, che in attesa dell’arrivo dei soccorsi dà modo di intervenire tempestivamente per rianimare le persone colpite da arresto cardiaco. Il soccorritore è a sua volta residente a Fusine. Purtroppo questo non è bastato a salvare la vita all’uomo.
