Havilah, un filò digitale e poetico nel cuore della Carnia, a Cleulis di Paluzza
A Cleulis di Paluzza, sabato 2 agosto, alle ore 18.00, in località Glerie, prima dell’apertura della Sagra dei Cjarsons appuntamento con un cantastorie, tre canzoni, sette ritratti, un’App e un paese intero che diventa racconto.
Cleulis ospita un evento fuori dall’ordinario. Mauro Tedeschi – autore, narratore e artigiano della parola – presenta HAVILAH, un’opera viva che fonde racconto orale, arte figurativa, tecnologia e musica dal vivo. Non si tratta di un reading, né di un concerto. E neanche di uno spettacolo. È un moderno filò, poetico e digitale – un momento di incontro, come si usava una volta, dove la gente si raduna per ascoltare, ricordare, condividere storie e personaggi che riguardano Timau, Cleulis, Casali Sega (il Granducato).
Solo che questa volta, il fuoco intorno al quale ci si ritrova… è uno smartphone. Ma le storie sono vere. E il calore, autentico.
Presenta Luigi Maieron da Cleulis, in paese Vigji Lunc.
Havilah è un’opera narrativa digitale, consultabile da telefono, tablet o iPhone con un lettore a velocità variabile.
Un’opera nata in una bottega “delle storie” che ha saputo integrare l’intelligenza artificiale come presenza editoriale.
Ma non finisce lì. Attorno a questa narrazione si muovono: Ritratti analogici dei Personaggi, immaginati dall’AI, stampati e incorniciati, con QR code sul retro per “parlare” al pubblico; canzoni originali, scritte e suonate da Mauro, che raccontano tre luoghi simbolici: Cleulis, Timau e Casali Sega (il celebre “Granducato” dei locali); e soprattutto, relazione: tra chi racconta e chi ascolta, tra chi ricorda e chi scopre.
Questa non è carta stampata. È un’opera in movimento. Non si vende. Non si “promuove”. Si regala a chi ha tempo e voglia di ascoltare.
È un caleidoscopio narrativo, dove ogni elemento – parola, volto, melodia – si rifrange negli altri, creando un senso che non è mai solo individuale, ma profondamente condiviso.
