Con “Bike Night Alpe Adria” 660 ciclisti hanno pedalato da Udine a Ugovizza
Giunta alla nona edizione, la Bike Night da Udine a Ugovizza era la terza tappa del tour 2025 delle pedalate notturne di 100 km organizzate da Witoor. Erano davvero in tanti per la notte in bici più lunga dell’anno: la partecipazione di tante cicliste (20% del totale), di giovani e meno giovani, di gruppi di amici, per un corteo di luci ed entusiasmo trasversale e colorato. Un’energia che ha iniziato a riempire piazza Libertà dalle ore 21, e cresciuta ora dopo ora, quando sono arrivati nel cuore di Udine iscritti da ogni parte d’Italia. Musica e atmosfera elettrizzante per quello che è diventato uno degli eventi in bici non competitivo che coinvolge più partecipanti in Friuli Venezia-Giulia e che quest’anno ha confermato numeri e gradimento altissimi.
Dalle 23.30 è iniziato l’incolonnamento dei ciclisti per la partenza. Poi il conto alla rovescia fino a mezzanotte, quando i 660 partecipanti sono partiti scortati dalla Polizia Municipale fino all’inizio dell’ippovia del Parco del Cormor, attraversando il centro di Udine per la sorpresa e il tifo dei passanti. Ad attenderli un percorso cicloturistico lungo l’Alpe Adria, una delle più belle ciclovie d’Europa, diviso tra lo sterrato fino a Gemona e il tracciato asfaltato dell’ex ferrovia fino a Ugovizza. La pedalata prevedeva come sempre tre ristori e la colazione Alla Vecchia Stazione di Ugovizza. Il gruppo è sempre stato scortato dall’assistenza meccanica e medica.
Tante storie che si sono mescolate durante la notte, in un filo luminoso che si è via via sgranato strada facendo. Ogni ristoro il momento per rifare pieno di energie e scorte di ci-bo: a Buja, dopo 25 km, grazie all’Hotel Suite Inn Udine e l’associazione borc Ursinins Grant, a Venzone cornetti caldi nella loggia del Municipio con la Pro Loco Venzone, e alla Stazione di Chiusaforte, al 73° km, grazie alla Cooperativa La Chiusa. Il fascino del pedalare al buio, attraversare borghi silenti e il paesaggio sempre più spettacolare salendo nelle Alpi ha trascinato il gruppo lungo il dislivello costante del tracciato. Il sentirsi parte di un evento unico nel suo genere ha dato l’energia a tutti i partecipanti per superare le tante ore in sella e i 100 km di distanza.
Molti friulani tra i ciclisti, che hanno riscoperto la loro regione in uno scenario insolito, così come in crescendo gli iscritti da fuori provincia: da Trieste, Gorizia, Pordenone ma anche da altre regioni d’Italia, per un evento che attira ogni anno nuovi visitatori in Friuli. Consistente anche la partecipazione femminile, con il 20% delle presenze. La gioia di aver costruito un ricordo memorabile, la scoperta di nuovi limiti personali, la sorpresa di vivere territori in modo nuovo: tante sensazioni che si sono mescolate e creano il mix unico tipico delle Bike Night.
Con l’arrivare dell’alba i partecipanti hanno ritrovato le energie necessarie raggiungere Ugovizza, con la colazione offerta da La Vecchia Stazione. I primi arrivi dalle ore 4.30, gli ultimi intorno alle 9. Per rientrare a Udine, molti partecipanti hanno usufruito del treno con vagone bici del servizio MICOTRA, grazie anche alla collaborazione delle Ferrovie Udine-Cividale, oltre a una serie di pullman con carrello bici allestiti dall’organizzazione.
«È anche grazie alla Bike Night che si promuove il territorio, in modo partecipativo e innovativo», commenta Simone Dovigo, presidente Witoor, «offrendo un viaggio da ricordare e raccontare agli altri, ed è proprio l’intreccio di storie, emozioni e tipologie diverse di partecipanti l’impatto più significativo della Bike Night». «Dopo 11 anni continuiamo a pensare che la bici sia sempre più di tutti, a tutte le ore: – continua Dovigo – con Bike Night accendiamo la passione del cicloturismo in tante persone che non avevano mai percorso 100 km. E abbiamo scelto format nuovi per l’Italia, come pedalare di notte: un’esperienza magica e sorprendente che ha saputo esaltare la passione per la bici in Friuli». La Bike Night Alpe Adria, grazie alla ciclovia «è ormai la tappa più spettacolare del tour, sia per la bellezza della ciclabile sia per la calorosa partecipazione dei friulani, e il record di presenze di quest’anno conferma tutto questo. Un’opportunità incredibile per lo sviluppo del cicloturismo in Friuli – conclude Dovigo – perché un’esperienza così penetrante, per l’orario inconsueto e la varietà dei contesti, è uno strumento di promozione efficace».
