TOLMEZZO- Carniarmonie, stasera Patui e Venier all’Auditorium

Ancora due appuntamenti prima della conclusione di Carniarmonie, la ricca stagione musicale realizzata da……. La penultima tappa del lungo cammino disegnato da Claudio Mansutti in suggestivi angoli della montagna friulana nei quali si sono esibiti artisti di livello internazionale come, ad esempio, Savina Yannatou, Stephan Micus e Mario Brunello, è uno spettacolo a cavallo tra reading e concerto. Domenica 4 settembre, alle 20.30, nell’Auditorium Candoni di Tolmezzo verrà presentato “Eravamo tutti sognatori”, la riduzione informa di spettacolo – prodotta dalla Fondazione Luigi Bon di Colugna- che Paolo Patui ha realizzato del romanzo/racconto “Un
Anno Terribile” di John Fante. Ad accompagnare le parole di Fante ci sarà la Big Band (Orchestra Jazz del Friuli Venezia Giulia) diretta da Glauco Venier.
John Fante è uno di quegli autori condannati al destino di divenire “culto” solo dopo la morte. Figlio di immigrati abruzzesi, descrittore lucido e ironico di un’America in via di espansione, Fante ha conosciuto la gloria solo in questi ultimi anni, dopo la consacrazione che Bukowski gli diede
quasi in punto di morte. In “Un anno terribile” freschezza, dolore, pietà, stupore, follia, comicità, incanto, amore, ossessione si intrecciano in un cocktail turbolento grazie al quale Fante ridisegna -attraverso la vita di un ragazzo dal magico braccio da baseball e la povertà incombente- l’America uscita dal crollo di Wall Street (il titolo originale è, infatti, “1933 Was a Bad Year”). Di che cosa si possono nutrire un ragazzo e la sua famiglia arrivati da Torricella Peligna, Abruzzo, Italia, fin nel cuore dell’America degli anni ’30, se non di sogni? Sono tutti sognatori in quella casa diroccata nel freddo Colorado; chi sogna il Paradiso, chi sogna di tornare in Italia, chi sogna di poter fare il muratore assieme al proprio figlio. Così vorrebbe il padre di Dominic, un ragazzo brutto e piccolo e con un braccio dal lancio potentissimo. Non è esattamente quello a cui aspira Dominic: per lui il futuro ha riservato la gloria del Baseball… La realtà altre cose gli ha destinato, in una vicenda in cui al baseball si intreccia una struggente, comica e deludente passione amorosa, fino ad un epilogo che
poco ha dell’onirico. Di questa storia struggente, ma ricca di ironia e lampi di puro
divertimento, Patui ha fatto uno spettacolo originale in cui la lettura scenica si fonde e si mescola alle atmosfere jazz e swing suonate dall’Orchestra Jazz del Friuli Venezia Giulia diretta da Glauco Venier; grazie a un repertorio che fa degli standard di Count Basie o di Duke Ellington i suoi pezzi forti, la Big Band ricrea così il clima fra le due guerre in cui è ambientata la storia di Dominic Molise. A metà fra teatro e concerto, parole e musica si rincorrono, si stuzzicano, si miscelano
ricreando così un frammento d’America che oggi non esiste più, ma che sul palcoscenico ricomparirà, appunto, come in un sogno.